In una difficile estate i Modena City Ramblers regalano buone vibrazioni militanti
Tappa genovese della Punk’n’Folk Revue: in quest’estate confusa e drammatica è bello poter parlare del concerto dei Modena City Ramblers, della gente che fa la fila per le birre (buone), dei volontari (sorridenti) di Pop – Sagra Urbana, dei ragazzi che sanno a memoria canzoni (di sinistra… do you remember it?) scritte quando loro, e persino qualche loro genitore, non erano ancora nati. Ciò detto, tutte le considerazioni ‘artistiche’ – ad esempio la perdita di attualità del testo di 40 Anni (1) e, per contro, il fascino sempreverde di In Un Giorno Di Pioggia – finiscono per avere poco senso di fronte a una serata che, per rubare un celebre titolo a Giorgio Gaber, potremmo definire di illogica, ma salutare, allegria. Per questo bisogna ringraziare la carica militante e sincera dei Modena senza bisogno di aggiungere altro.
(1) Dal palco il gruppo la definisce “sempre attuale”. Chi scrive ritiene che i riferimenti a P2 e scudo crociato suonini obsoleti. Perché non attualizzare il testo, visto la politica italiana offre al riguardo spunti sempre nuovi?