Fabrizio De Andrè - Non al denaro, non all’amore né al cieloProduttori Associati - 1971

Faber: Non al denaro, non all’amore né al cielo.

Fabrizio De Andrè - Non al denaro, non all’amore né al cielo
Produttori Associati – 1971

Da Pavel a Portaportese, una domenica di ottobre, trovai la prima stampa di Non al denaro, non all’amore né al cielo, quella del 1971 con logo Produttori Associati a 180° e il famoso errore nel di copertina. Lì sul banco controllai il disco. Non è facile infatti avere un De André in buone condizioni. Quel giorno, però, tutto mi sembrò perfetto. A casa, nell’aprire la copertina, insieme al disco, venne fuori anche un testo scritto a macchina su quattro pagine di carta Fabriano Extra Strong, come indicava la filigrana, che tuttavia tra le dita mi sembrarono sottilissime.

Spoon River

Il frontespizio riportava il nome dell’autore dell’Antologia di Spoon River, il titolo dell’opera e l’indicazione “Tratta dall’edizione Einaudi, a cura di Fernanda Pivano. TORINO 1963”.

Fabrizio De Andrè - Non al denaro, non all’amore né al cielo

Nelle pagine interne, le poesie di Masters che ispirarono uno di capolavori di Fabrizio De André. Fin qui nulla di strano. Forse il Dan che si firma all’interno della copertina apribile e possessore, prima di me, della copia, aveva pensato di raccogliere e soffermarsi sulle differenze testuali tra il poeta americano e quello genovese. Non lo sapremo mai.

Un intreccio di autori

E, tuttavia, c’è qualcosa di magico che da sempre mi accompagna quando entro in contatto con quell’album, con Masters, con la Pivano e con Faber. Perché a casa ho anche l’edizione curata dalla Pivano e pubblicata da Einaudi. La comprai, usata, un po’ di anni fa. Tra le pagine, anche allora, mi capitò di ritrovarvi una lunga serie di appunti e poesie, stavolta manoscritti, non tutti dalla stessa mano, ma certamente in parte da Fiorella, che lascia il suo nome su un foglio di guardia e che acquistò il volume nell’ottobre del ’65. Si trattava di una serie di poesie di Emily Bronte, una di Vincenzo Cardarelli, alcuni componimenti firmati B.M. Il mio interesse si soffermò però su due di questi materiali.

Un sogno e una poesia

Il primo. Quattro fogli, fittissimi, scritti sul recto e sul verso e che iniziano così: «Desidererei sottoporre un sogno che ho fatto questa notte al suo giudizio». Sono fogli per appunti, di quelli che si usano in ufficio, della “FILA industrie laniere Vercelli”, sui quali, in basso, campeggia il logo e lo slogan, “LANA FILA, il calore in cento colori”. Lascio a voi scorgere ancora Faber nel riferimento che il caso si diverte a seminare. Non vi racconto il sogno. Finirei per dissolvere la magia che tutta questa storia infonde. Vi dico soltanto che è un sogno scuro, ansioso, quasi un incubo.

Fabrizio De Andrè - Non al denaro, non all’amore né al cielo
Il secondo.  Una poesia firmata da Vittorio. Versi tristi, eppure nel finale quasi toccati da speranza. Scritti a macchina su un foglio uguale a quelli all’interno del disco. Anche questo un Extra Strong. Mi piace pensare, nell’ascoltare le storie di tutti gli Elmer, Tom, Ella, Lizzie e Jones, che anche Dan, Vittorio e Fiorella possano aver intrecciato le loro esistenze sul filo sottile ma continuo della poesia di Masters e di quella di Faber.

Buon compleanno, Poeta. Mi manchi.

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Sono nato quando uscivano Darkness on the Edge of Town, Outlandos D'Amour, Some girls e Blue Valentine. Quasi a voler mostrarmi la strada. Ora leggo, scrivo, suono e colleziono vinili.

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