Rock e letteratura Murakami Haruki

Murakami Haruki tra pop, jazz e occultismo

Nuova puntata della rubrica Rock e letteratura. Marco Zoppas ci parla del legame fra Murakami Haruki e il mondo del pop, con un riferimento particolare a David Bowie.

Rock e letteratura Murakami Haruki

La risposta alla domanda se Murakami avrebbe meritato l’assegnazione del premio Nobel è no. Si avvicina alla gloria in certi passaggi. Dà il massimo quando racconta lo stato di grazia dell’età in cui non siamo più adolescenti e nemmeno adulti, la società non ci ha ancora risucchiato e il mondo è un libro aperto pieno di possibilità. Sì, Murakami è un grande portavoce dell’arte del cazzeggio in attesa che la vita si compia.

I ritmi sono blandi perché il tempo è dalla parte dei giovani protagonisti. C’è molto pop e molto rock nella descrizione delle loro azioni, tante citazioni che vanno da Paul Simon a Prince ai Radiohead. Ma la musica fa soltanto da contorno, serve a descrivere un’atmosfera, come quando stiamo cenando in un ristorante e il personale ha messo dei pezzi jazz o reggae di sottofondo.

Un Murakami poco pop in Kafka Sulla Spiaggia

Kafka Sulla Spiaggia, romanzo osannato da molti critici quali per esempio Pietro Citati, delude perché è viziato dal principale difetto di Murakami – l’autocompiacimento. Ripropone lo schema tipico dell’autore dove esistono due mondi, quello consueto e quello parallelo che conduce in un’altra dimensione. Uno dei protagonisti parla con i gatti e prevede cose assurde, come una pioggia di sardine, che effettivamente si verificano. L’altro protagonista scappa di casa per fuggire da un padre pervertito e ricongiungersi con la madre e la sorella, in una rivisitazione in chiave onirica del mito di Edipo.

E non deve ingannare il titolo Norwegian Wood, romanzo dove la famosa canzone dei Beatles compare solo perché uno dei personaggi ogni tanto si diverte a strimpellarla alla chitarra. Qui comunque Murakami spesso prende il volo e ci trasporta in un Giappone alternativo dove le suggestioni della cultura occidentale hanno probabilmente più valore della cerimonia del tè e dei ciliegi in fiore, eppure risulta ugualmente misterioso ai nostri occhi. Avvince come il manga della serie televisiva Death Note. Il suo tono nostalgico ti riporta indietro negli anni, in angoli remoti che pensavi di aver dimenticato.

Un collegamento tra Murakami Haruki e David Bowie

In It’s No Game, dall’album Scary Monsters, David Bowie si fa accompagnare dalla cantante giapponese Michi Hirota. Lei interpreta la sua parte con voce aggressiva e mascolina per distinguersi dal cliché della geisha docile e sottomessa. Il brano si scaglia contro fascismi di vario tipo, inclusa la violenza perpetrata contro le donne. In 1Q84, l’opera forse più ambiziosa di Murakami, il personaggio Aomane è una killer professionista con il compito di eliminare uomini colpevoli di tali abusi. Il libro infatti è pervaso dal bisogno da parte delle donne di difendersi dai soprusi maschili all’interno delle mura domestiche.

 

La title track Scary Monsters recita: “she could’ve been a killer…/she opened strange doors that we’d never close again”. Nel corso di una delle sue missioni Aomane si ritrova a percorrere a piedi la scala d’emergenza in una tangenziale di Tokyo. Apre una botola, prende un’uscita non prevista e si ritrova in una ramificazione spazio-temporale parallela. L’anno in cui vive non è più il 1984, e lo ribattezza il 1Q84. La gente intorno è sempre la stessa, ma solo lei e pochi altri si accorgono che in cielo adesso brillano due lune invece di una. Solo lei e pochi altri hanno acquisito una nuova consapevolezza. Il tempo ha operato uno scambio di binari e dà una sensazione di vertigine. Chi percepisce il cambiamento agisce in maniera diversa dalla norma, secondo regole proprie.

Blackstar, David Bowie e 1Q84

Il video Blackstar di David Bowie inizia con un’eclissi e raffigura un predicatore e degli automi che si muovono in maniera sgraziata, come degli zombie. Soltanto con l’introduzione di un culto – la venerazione di un teschio d’astronauta caduto dal cielo – gli esseri umani sembrano riacquistare una certa dignità e formare una setta.

 

Anche la trama di 1Q84 ruota intorno a una comunità agricola dedita al buddismo esoterico in cui si nasconde un arcano. Venerano il loro leader perché lo considerano capace di sentire voci provenienti da un altrove non ben definito. E’ dotato di poteri paranormali, circondato da una corte di vestali a sua disposizione, e a questo punto purtroppo il libro di Murakami scivola pesantemente nel genere fantasy.

Oltre in pop, anche il jazz

Un’opera minore è Ritratti In Jazz, dove Murakami si diverte a ragionare sugli stili dei suoi musicisti preferiti. Alcune osservazioni sono illuminanti. Del sassofonista Sonny Rollins apprezza la forza di persuasione che esercita quando suona motivi popolari: “in un attimo entrava nel cuore del brano, all’inizio lo scioglieva piano piano, poi lo ricomponeva come meglio gli pareva, (…) lasciando la struttura così com’era ne sostituiva il testo all’interno.” Per chi ama i Rolling Stones non è questa la descrizione perfetta degli assoli di Sonny Rollins in Slave, Neighbors e Waiting On A Friend?

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Trevigiano di nascita e romano di adozione. Nel maggio 2016 ha pubblicato “Ballando con Mr D.” sulla figura di Bob Dylan, nel maggio 2018 “Da Omero al Rock”, e nel novembre 2019 “Twinology. Letteratura e rock nei misteri di Twin Peaks”.

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