premio ciampi 2017

Premio Ciampi @ La Goldonetta e altre sedi, Livorno 15-18.11.2017.

premio ciampi 2017

Ventitré anni fa, all’epoca della prima edizione del premio a lui dedicato, Piero Ciampi era un dimenticato totale. Oggi il suo non è un nome di cassetta, ma almeno lo status di artista di culto è un dato di fatto. E Ciampi attira l’attenzione di chiunque lo ascolti, anche per caso. Se solo si potesse vedere la sua discografia ripubblicata in belle edizioni, come si fa per quasi tutti oggi…

Dunque l’edizione 2017 del  Premio Ciampi può agire in un contesto consolidato e introdurre l’idea di “Piero lo straniero”.  Ovvero i pezzi del cantautore livornese tradotti e cantati in diverse lingue e, in alcuni casi, con musicisti italiani a fare da padroni di casa. L’idea funziona più o meno sempre passando dall’inglese al francese, dal greco allo spagnolo. E ci sono persino olandese e norvegese.

Piero Ciampi, lo “straniero”

Vale la pena citare qualche nome. Jono Manson riprende Il Vino accompagnato dai fratelli Severini (ovvero i/la Gang) in chiave ballata di frontiera. June Caravel ritrova senza fatica la francesità innata di Tu No con il supporto di Francesco Bottai dei Gatti Mézzi (ufficialmente in biennio sabbatico). La tosco-scozzese  Emma Morton duetta invece con l’altro Gatto Mézzo Tommaso Novi  per una Sporca Estate in chiave torch ballad. Fa tutto da solo Terje Nordgarden con una Natale E’ Il 24 giustamente bohémienne. Ma se proprio si deve dare una preferenza, questa va al duo folk anglo-irlandese Peacock Angell, interpreti di una struggente Io Confesso.

June Caravel

Tutti bravi  e tutti coinvolti dunque, anche se bravissimo resta soprattutto Piero Ciampi, che dimostra di suonare naturalmente straniero e per nulla “cantautore italiano”. E sarebbe bello se il progetto portasse a un lavoro discografico con altri nomi ancora coinvolti.

I vincitori del Premio Ciampi 2017

Per quanto concerne la parte istituzionale della manifestazione, il premio per la migliore cover di un pezzo ciampiano è andato a Il Ritorno di Carla e alla loro rivisitazione in chiave folk-electro della poco nota Tento Tanto.  Il Premio del Concorso Nazionale se lo aggiudica invece il trio tutto al femminile Sonambula che si muove fra folk, jazz e ambient con eleganza e una giusta dose di passione. Un nome da tenere presente.

Resta infine da dire di Peter Hammill, quasi due di concerto da solo sul palco con voce, piano o chitarra e le sue canzoni piene di parole. Energia e forza espressiva sono enormi nonostante i 69 anni di età e qualche problema di salute. Struggente il finale con Hammill seduto sul palco a cantare, senza accompagnamento, Again.

 

Le foto sono di Furio Pozzi. I video sono di Emilia Trevisani.

 

Qui il resoconto dell’edizione 2016 del Premio Ciampi.

 

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Giornalista musicale carsico, qualche anno la sua firma sgorgava occasionalmente in superficie sulle pagine del Mucchio Selvaggio (in diversi casi accanto a quella di John Vignola). Lo si rivede occasionalmente come  collaboratore di Tomtomrock. Pare ascolti solo folk anglo-scoto-irlandese del periodo 1965-1975.

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