Oscar Pistorius-2
Oscar Pistorius-2

di Antonio Vivaldi
 
All’alba del 14 febbraio 2013, a Pretoria, il campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius uccide a colpi di pistola la fidanzata Reeva Steenkamp, fotomodella. La tesi prevalente è quella dell’omicidio volontario. L’evento è certamente lontano dal mondo della musica, eppure non può non ricordarne un altro, di quasi dieci anni antecedente: nella notte fra il 26 e il 27 luglio 2003, in un albergo di Vilnius. Lituania, il rocker francese Bertrand Cantat uccide la fidanzata Marie Trintignant, attrice. 
Esistono un paio di elementi comuni alle due vicende. Il primo: si dice che Pistorius avesse scoperto il tradimento della compagna, oppure che avesse letto un sms che questa aveva ricevuto da un ex fidanzato.Si dice che anche Cantat avesse intercettato un affettuoso sms inviato alla Trintignant dall’ex marito. Inoltre,da quanto è trapelato sulle indagini in corso, pare che Pistorius si trovasse in uno stato di sovreccitazione  provocato dall’uso di anabolizzanti; è invece certo che al momento dell’omicidio Cantat fosse sotto l’effetto di una considerevole quantità di alcool. In entrambi i casi si può parlare di gestione sciagurata di un momento di debolezza, di mancato controllo della propria capacità di nuocere, Pistorius con le armi, Cantat con la forza fisica.
Più significativo è il secondo elemento: tanto Pistorius quanto Cantat erano uomini-immagine, erano simboli-positivi: con le sue protesi che lo facevano correre velocissimo il primo rappresentava (pare inevitabile ormai usare il verbo al passato) la possibilità per i portatori di handicap di emergere nel mondo dei normodotati; con il suo costante impegno per le cause dei deboli e degli oppressi il secondo era il perfetto e nobile esempio del musicista che viveva appieno, e senza ipocrisie alla Bono, il suo ruolo sociale.  
Qui entra in scena la cinica questione del ‘dopo’, delle conseguenze, non solo penali, di un gesto irrimediabile. Il Cantat assassino ha annichilito i fan che amavano la sua musica ma anche i discografici per cui i Noir Désir rappresentavano un investimento sicuro, il Pistorius assassino non solo gela il sangue di chi da lui si sentiva rappresentato ma vede allontanarsi inesorabilmente gli sponsor con cui aveva siglato ricchissimi contratti. 
Non sappiamo ovviamente quale sarà il destino dell’atleta sudafricano (improbabile comunque rivederlo in pista), mentre invece abbiamo seguito le vicende del musicista di Bordeaux, compresi  i suoi piccoli passi di ritorno al mondo dello spettacolo, passi da alcuni vituperati da altri acclamati.
Per chi sia interessato alla storia di Bertrand Cantat rinviamo a un articolo che questo sito aveva pubblicato qualche tempo fa.
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