thalia zedek eve

thalia zedek eve
Non è esattamente bello questo disco, eppure a suo modo attrae. Ha difetti evidenti che però suscitano un moto d’affetto anziché di fastidio. D’altronde, dopo trenta e più anni di carriera, questa è Thalia Zedek, prendere o lasciare.

Il buffo è che i Come (il gruppo che Zedek fondò a inizio anni ‘90 insieme a Chris Brokaw) suonavano quella che sembrava musica d’autore con chitarrone elettriche, mentre ora Eve sembra musica rock a cui le chitarrone siano state tolte. Anche questa sorta di sospensione costante fra possibilità più logiche è all’insegna del prendere o lasciare.

Un disco affascinante nonostante i suoi difetti

Si diceva dei difetti di Eve che stanno innanzitutto in una registrazione sbilenca in cui al termine produttore sembra associata la domanda “che cos’è?”, visto che gli strumenti danno l’idea di essere suonati da gente che ogni tanto si sposta nella stanza a fianco. Poi c’è la voce, come sempre ispida, spettinata e che qua e là si fa tentare dal gel delle note alte con risultati improbabili.

Una veterana indie che può insegnare molto alle giovani colleghe

Ecco, la chiave per apprezzare o no il disco sta proprio in quelle note sbagliate, sbagliate ma necessarie perché in quel punto della canzone  sono l’amore o la rabbia a richiederle, e pazienza se la voce non ci arriva. Non sempre la struttura melodica è compiuta, tuttavia c’è sincerità, c’è onestà, c’è insicurezza in Eve e si può dire che la cinquantacinquenne musicista di Washington sia in questo maestra di vita e di arte per Marissa Nadler, per Sharon Van Etten, per Julia Holter e altre colleghe più giovani, più trendy, ma (per il momento) con meno blues nell’anima.

7/10

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

3 pensiero su “Recensione: Thalia Zedek Band – Eve”
  1. Pochi mesi fa fece un salto a Genova il suo Come-pagno di sventure Chris Brokaw. Come autografo sul disco dei Come mi scrisse STAY SICK! Ecco. Parlammo di come la musica rock, se priva di sofferenza (blues?), malattia, rabbia, passione, sia priva di senso, NON E’ musica rock. Thalia ha visto, fatto e forse ancora fa una vita che lèvati: rispetto, ammirazione, e acquisto del disco. Giaaaan

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