Arctic Monkeys live

Arctic Monkeys live @ Le Zénith – Parigi, 30 maggio 2018.

Concerto: Arctic Monkeys live

Dopo le due date a Roma e prima di quella di Milano gli Arctic Monkeys passano da Parigi. Due date allo Zénith sold-out nel giro di minuti. E la prima cosa che si può osservare è la scelta generosa della band: per esempio qui avrebbero potuto esibirsi a Bercy, che accoglie ventimila persone. Invece prediligono una dimensione ancora ‘umana’, nella quale il contatto con il pubblico è più ravvicinato, e moltiplicano le date.

Tranquility Base Hotel & Casino divide il pubblico degli Arctic Monkeys

Gli Arctic Monkeys arrivano sull’onda del nuovo disco, Tranquility Base Hotel & Casino, che ha molto diviso. I fan che amano la dimensione più rockettara della band si sentono traditi. Per chi scrive il disco è, senza mezzi termini, un capolavoro; e la curiosità (avendoli già visti più volte dal vivo) è soprattutto quella di vedere come suonano pezzi non facili nella dimensione live.

Cameron Avery apre il concerto

Una menzione per Cameron Avery, collaboratore ormai fisso di Alex Turner, chiamato ad aprire il tour. La sala si va affollando mentre presenta le sue canzoni che non stonano con le atmosfere degli ultimi Arctic Monkeys. Affascinante come lo ricordavamo, suona per una mezz’ora molto piacevole. Poi si comincia a preparare il palco per gli AM e le note di L’importante È Finire annunciano l’arrivo sul palco (semplice, con richiami alla copertina di Tranquility Base Hotel & Casino) della band.

Gli Arctic Monkeys attaccano con Four Out Of Five

Concerto: Arctic Monkeys live

Ad aprire ecco una Four Out Of Five già perfettamente rodata e magnifica dal vivo come in studio. E poi un tuffo nel passato con Brianstorm e una tiratissima I Bet You Look Good On The Dancefloor. È evidente che per il pubblico è (ancora) questa la dimensione maggiormente attesa dagli Arctic Monkeys. Sul palco si alternano vari aiuti, Avery incluso, per rendere corposo il suono. E con questa disposizione va detto che gli Arctic Monkeys arrivano a tutti i registri, dai più delicati a quelli maggiormente energetici.

Canzoni nuove e vecchie infiammano Parigi

505 mette comunque d’accordo tutti, interpretata splendidamente da Alex Turner. Dal nuovo arrivano One Point Perspective (che nel disco è seguita dalla bellissima American Sports, che purtroppo non suonano), la title track e She Looks Like Fun, che mi pare essere quella che già piace di più. Molte anche le canzoni da AM, anche se Pretty Visitors e Crying Lightnings da Humbug sono forse meglio riuscite.

Concerto: Arctic Monkeys live

Si chiude su Do I Wanna Know prima della breve pausa e del ritorno sul palco con una Batphone mozzafiato. Canzone complessa, viene eseguita alla perfezione in tutte le sue sfumature. Segue poi l’esplosione adolescenziale di The View From The Afternoon, con il pogo più acceso della serata e una versione prolungata di R U Mine.

Considerazioni conclusive

Come la genesi e l’ascolto di Tranquility Base  Hotel & Casino suggeriscono, gli Arctic Monkeys odierni tendono a essere soprattutto la band di Alex Turner. Lo si vede anche bene sul palco. Allo stesso tempo mantengono un affetto per il proprio passato che consente loro di suonare con passione anche il repertorio più vecchio. Quale sarà il loro futuro rispetto ai side projects e alle tentazioni soliste di Turner è difficile dirlo. Ma quello attuale è uno stato di grazia che li eleva di una spanna al di sopra della scena rock contemporanea.

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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