Psychedelic Furs @ Elysée Montmartre

Psychedelic Furs @ Elysée Montmartre,

Paris 29.08.2017

Psychedelic Furs @ Elysée Montmartre

Tuffo nella nostalgia anni ’80 con il concerto degli Psychedelic Furs all’Elysée Montmartre di Parigi. Gli Psychedelic Furs sono stati una passione per molti. Dall’esordio omonimo del 1980 a Mirror Moves del 1984 hanno sfornato quattro LP formidabili, per poi imbroccare il singolo fortunato Pretty In Pink e finire più che decorosamente il decennio. Erano figli di una new wave che aveva praticamente bypassato il punk per celebrare il culto del David Bowie anni ’70 (anche stasera arrivano sulle note di Warszawa). Sebbene iniettassero comunque una dose di energia post-punk che rendeva i loro concerti cosa ben diversa dalla robetta new romantic che pure andava per la maggiore. Insomma, se oggi fratelli Butler significa Win e Will degli Arcade Fire, negli anni ’80 significava Richard e Tim, ossia voce e basso degli Psychedelic Furs. Che sono ancora il fulcro della band, insieme ad Amanda Kramer (tastiere) e Mars Williams (sax). Chitarrista e batterista ci paiono invece nuovi, ma ottimamente coordinati con la band.

I Molybaron aprono la serata all’Elysée Montmartre

L’Elysée Montmartre non è pieno, complice il periodo dell’anno. Il pubblico è ovviamente composto in buona parte da veterani dell’epoca d’oro degli Psychedelic Furs. Ma, nonostante l’età non giovanissima, la risposta alla musica della band sarà calorosa. Prima dell’arrivo degli Psychedelic Furs, però, aprono i Molybaron. Per età anglofoni e per metà francesi, hanno infatti un seguito di amici in sala. Eseguono un rock monolitico tra hard e stoner che può andar bene in senso assoluto, anche se poco ha a che spartire con quanto seguirà.

Psychedelic Furs in versione greatest hits

NF, Ms. Lat., 3181

Poco prima delle nove, ecco sul palco gli Psychedelic Furs, in ottima forma fisica, sorridenti ed evidentemente felici di suonare. Si comincia con Dumb Waiters, We Love You e Mr. Jones, quindi con alcuni dei brani più serrati della loro produzione.  Ma ci sono anche i momenti più pop: ovviamente Pretty In Pink, ma anche le sempre splendide Love My Way, The Ghost In You, Heartbreak Beat, Heaven. Dopo una breve pausa tornano per incantarci con Sister Europe e per scuoterci con India. Richard Butler ha conservato le movenze bowiane di un tempo; il fratello è quello più atteggiato, in un abbigliamento barocco si protende verso il pubblico, ma nel complesso sono tutti bravi.

La new wave degli Psychedelic Furs suona ancora attuale

Psychedelic Furs @ Elysée Montmartre

Davvero un bel concerto, insomma. Vero è che di nostalgia si tratta. Gli Psychedelic Furs non producono album da tempo e non sembrano intenzionati a farlo in futuro. Però la loro musica è un piccolo tesoro del pop degli ultimi decenni, e se quei dischi uscissero oggi, in un’epoca in cui tutti i generi e i suoni si rimescolano (basti pensare agli ultimi Arcade Fire e LCD Soundsystem, tanto per dire), nessuno li troverebbe datati. Bello quindi risentirli suonati con convinzione ed energia dagli stessi che li hanno concepiti.

Psychedelic Furs @ Elysée Montmartre

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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