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JOHN GRANT – LONDON (O2 SHEPHERD’S BUSH EMPIRE), 15 MAGGIO 2013.

In tour per promuovere il suo recente Pale Green Ghosts, John Grant era stato già autore nel 2010 dell’acclamato Queen Of Denmark, un disco molto differente dall’ultimo: soft rock con profonde influenze anni 70 il primo, ampiamente elettronico il nuovo. Questa doppia natura, forse inevitabilmente, caratterizza anche il concerto londinese che si svolge nella bella sede dell’Empire, gremito. Nella prima parte del concerto Grant, accompagnato (con una sola eccezione) da musicisti islandesi, propone versioni molti simili a quelle in studio delle canzoni di Pale Green Ghosts; unica eccezione, accolta da molti applausi, per Marz, da Queen Of Denmark. La title track risulta il brano migliore, mentre non convince molto Why Don’t You Love Me Anymore, come su disco troppo lunga e alla fine un po’ noiosa.

C’è spazio anche per le canzoni vecchie

Terminata l’esecuzione pressoché completa di PGG, dopo solo un paio di minuti di pausa, Grant e gli altri sono di ritorno per suonare una buona scelta di canzoni da QOD. Spicca anche qui la splendida title track e poi una ben eseguita Where Dreams Go To Die. Come per la prima parte, anche in questa seconda Grant, al piano, ripropone al meglio le atmosfere di studio senza variazioni. Il risultato è un concerto profondamente dicotomico, anzi sembra quasi di essere dinanzi a due esibizioni differenti. E se va detto che le canzoni di QOD risultano più adatte alla voce di Grant, bisogna anche ammettere che il loro livello ci appare nel complesso decisamente superiore: la dimensione live è in tal senso dirimente. Trait d’union fra le due anime la simpatia di John Grant, la sua capacità di instaurare un rapporto amichevole e caloroso con il pubblico; tutte cose che ci fanno tifare per il terzo disco

John Grant diverte

Per chi tra voi legge l’inglese, ecco come ha introdotto il pezzo Ernest Borgnine (attore il cui matrimonio con Ethel Merman- una delle più amate star dei musical di Broadway degli anni ‘40 e ’50- durò appena 32 giorni): “On one of the last days of the marriage Ethel came back from a film audition and said: ‘The director said I looked sensational. He said I had the face of a 20 year old, and the body and legs of a 30 year old!’ Borgnine replied ‘Did he say anything about your old cunt?’ ‘No” snapped back Ethel, ‘he didn’t mention you at all’.”

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Amici dall'adolescenza, legati dalla passione per David Bowie e, più in generale, per la musica. Adesso la condividiamo anche su TomTomRock.

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