di Mauro Carosio
L’astuta iniziativa commerciale per ridare smalto al vecchio crooner e alla giovane pop star in declino dà risultati superiori alle aspettative. Lady Gaga e Tony Bennett, forti del successo del disco uscito lo scorso settembre, Cheek To Cheek, sono impegnati in un tour mondiale faraonico che li ha visti sul palco della prestigiosa Royal Albert Hall a Londra di fronte a seimila persone in delirio. L’evento ha scatenato i media d’oltremanica per diversi motivi. Il concerto aveva uno scopo benefico, il ricavato è andato a favore dell’associazione WellChild; tra gli spettatori, oltre all’onnipresente Elton John e altri vip, figurava il principe Harry. Il giovane Windsor non si è risparmiato posando insieme ai due artisti per le foto di rito, palesemente colpito dal nude look di Lady Gaga che ha incontrato l’esponente della monarchia inglese con lo stesso, poco istituzionale, abito di scena. Il resto del pubblico ha partecipato, in un clima piacevolmente disordinato quanto rilassato, a uno spettacolo che aveva l’aria di un gran galà, un’occasione frivolo-solenne dove l’importante era esserci.
Gossip a parte, va detto che il livello del concerto era ottimo. Tony Bennett, alla veneranda età di 88 anni, è perfettamente a suo agio in un ruolo che è stato suo per più di mezzo secolo. La vera sorpresa comunque è stata lei: Angelina Stefania Germanotta, che ha stupito per la sua camaleontica capacità di riciclarsi in breve tempo da pop star per teenagers a consumata quanto preparata interprete di brani che hanno fatto la storia della musica americana. Bella voce e ottima presenza scenica, degna di una star del genere intrapreso, il tutto impreziosito da una verve spiritosa e ammiccante. Ottimi i brani interpretati individualmente, qualche imperfezione nei duetti per un risultato finale comunque più che soddisfacente. Purtroppo una delle due date londinesi è saltata a causa di un banalissimo, e più che giustificato, abbassamento di voce di Tony Bennett. La coppia sarà in Italia per una sola data il 15 luglio a Umbria Jazz. Anche se non siete amanti del genere, se passate da quelle parti vi consigliamo di dare un’occhiata!
