Annie Lennox - Nostalgia
Annie Lennox - Nostalgia

di Mauro Carosio
 
Un nuovo disco di Annie Lennox suscita sempre grande interesse; l’artista di Aberdeen da tempo è considerata una musa del pop-rock. Stimata all’unisono da pubblico e critica, è ormai entrata a buon diritto nella hall of fame del panorama mondiale. Gli  anni ’80 sono stati quelli che le hanno conferito l’aura di cui ancora oggi si circonda. Gli Eurythmics rimangono  uno dei gruppi più celebri del pop, anche se il ruolo di Dave Stewart, l’altra metà del duo, è stato fondamentale per il successo ottenuto. Nel 1991 la storica band si scioglie e Annie Lennox inizia la sua carriera solista. Nonostante i riconoscimenti ottenuti anche in questa veste, va detto che i lavori a nome  Annie Lennox non sono stati particolarmente importanti. A parte il grande inizio con Diva (1992), il resto è stato un susseguirsi di episodi dove, obbiettivamente, la mancanza di un autore/produttore come Dave Stewart si è fatta sentire pesantemente. Quest’anno la nostra propone un album di cover, il terzo della sua carriera, e tutto farebbe pensare all’avvio sul viale di un tramonto ineluttabile. Invece con grande sorpresa le cose stanno diversamente. Nostalgia è un raffinato esercizio di stile in cui la Lennox si misura con brani che hanno fatto la storia della musica. La voce è quella di sempre: inconfondibile, potente e incantevole, e la personale rilettura di pietre miliari come Summertime, Strange Fruit, Georgia On My Mind e altre ancora riattualizzano e ridanno smalto alle canzoni e a un interprete che torna a imporsi. Il successo dell’operazione è garantito e lo si intuisce al primo ascolto. Nostalgia è semplicemente un “classico” in cui Annie Lennox è tornata a far brillare la sua stella rimasta opaca per troppo tempo.
 
7,8/10
 
 
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