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Una canzone lancia Asaf Avidan sulla scena internazionale.

E’ bastato il remix, da parte di un giovane dj tedesco, di un brano del 2008 a far balzare Asaf Avidan in testa alle classifiche dei video più cliccati della rete. One Day/Reckoning Song è senz’altro la canzone più trasmessa dalle radio dall’inizio del nuovo anno, ammiccante quanto basta, divertente e struggente allo stesso tempo, accompagnata da un ottimo video che ricorda una sorta di Jules e Jim del terzo millennio.

Different Pulses

Different Pulses, il nuovo album del trentatreenne cantante israeliano, e il primo da solista dopo l’esperienza di gruppo con The Mojos, mostra tutte le potenzialità di un talento innovativo e poliedrico, una vera sorpresa in un momento di stanca creativa generalizzata. La voce soprattutto: timbro androgino, penetrante, ora lacerante ora leggiadro, stridulo e aggraziato si arrampica con estrema naturalezza sulla parte più alta di un pentagramma sghembo sul quale Avidan costruisce melodie originali che conquistano e costringono a una considerazione particolare.

 

Questo perchè Different Pulses è un giusto mix di famigliare ed esotico di vicino e allo stesso tempo estraneo. Atmosfere folk, pop rock, trip hop sapientemente amalgamate per offrire un prodotto che non passa inosservato e fa ben sperare per il futuro di quello che al momento è un ottimo artigiano sicuro del proprio mestiere, a tratti geniale, in grado di  sintetizzare il suo estro in undici brani da ascoltare più volte senza riuscire a individuare il prossimo tormentone.

8,5/10

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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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