Basement-Jaxx-Junto

 Basement-Jaxx-Junto

“I Basement Jaxx sono per la house quello  che Chuck Berry è stato per il rock e quello che i Public Enemy sono stati per il rap”. La dichiarazione di Andy Kellman (AMG) è stentorea e forse anche discutibile. Resta il fatto che Remedy, album d’esordio del duo inglese, fu un caleidoscopio di idee in anticipo sui tempi (in questo fa pensare non tanto a Chuck Berry quanto a Buddy Holly e non tanto ai Public  Enemy quanto agli Outkast, giusto per fare i pignolini), mentre l’antologia The Singles mette le ali ai piedi agli shoegazer di ieri e agli hipster di oggi.

Chiaro che, dati i precedenti, mantenersi all’altezza della propria fama è un bell’impegno per  Simon Ratcliffe e Felix Buxton, i  quali, non a caso, tornano a pubblicare materiale originale dopo ben cinque anni. Junto è un disco molto gradevole e l’aggettivo suona in questo caso a doppio taglio, anzi in verità senza taglio, visto che tutto quel che si ascolta qui è suadente  ma mai veramente affilato. Il programma sembra diviso in due parti, con una serie di episodi danzabili e un po’ uniformi nella prima e una serie di uscite fuori dalla house nella seconda, decisamente più interessante e con almeno un brano degno di stare in compagnia del vecchio materiale, la curiosa fusione di Caraibi e hip-hop di Rock This Road. Tuttavia, se si ascolta il disco per quello che è, e non per quello che potrebbe essere, ci si diverte parecchio e, cosa non da poco,  ci si dimentica per un po’ del revivalismo ’70-’80 che impera  su molte cose ballabili di oggi.

6,8/10

 

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Basement Jaxx – Never Say Never feat. ETML

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