car seat headrest

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La difficile vita di un adolescente raccontata in chiave indie rock.

 Si potrebbe dire che Will Toledo è il cugino di Zachary Cole Smith. I due hanno in comune una debordante prolificità sonica e una sicura collocazione indie rock con attitudine fai-da-te. Ma se Cole Smith – che incide e suona dal vivo con il nome di DIIV – ama sin troppo lo stile del bello e dannato tutto feste e arresti, Toledo ha l’aria del secchione che fa musica perché alle feste si annoia e reati degni di arresto non è in grado di commetterne. Tanto per spiegare l’attitudine del giovanotto, il suo nome d’arte Car Seat Headrest  nasce dall’abitudine di registrare le parti vocali dei pezzi sul sedile posteriore della propria auto.

 

A partire dal 2010 Toledo realizza 12 (11 secondo altre fonti) album che vengono diffusi tramite Bandcamp; nel 2015 la Matador si accorge di lui  e pubblica Teens Of Style, un’antologia del materiale già edito che ottiene ottimi riscontri. Ed ecco che oggi Car Seat Headrest diventa una vera band con tanto di produttore e studio di registrazione serio. In realtà non è che i maggiori mezzi a disposizione abbiano ripulito troppo il suono, che resta abbastanza grumoso anche se ben registrato; è invece probabile che Toledo abbia avuto modo di concentrarsi meglio sulla parte compositiva del lavoro, sia per la musica che per i testi. Il risultato è, nientemeno, un concept album dedicato a vita e problemi di un diciassettenne di nome Joe.

Car Seat Headrest – Teens Of Denial

Giusto per dare un’idea uno dei pezzi s’intitola: (Joe Gets Kicked Out Of School For Using) Drugs with Friends (But Says This is Not A Problem). Teens Of Denial è un bel disco che però non riesce a essere interessante per tutti i suoi 70 minuti di stralunate ballate chitarristiche in stile Pavement-Dinosaur Jr e verso i due terzi del programma comincia a suonare affaticato; proprio a quel punto arriva il capolavoro. Gli 11 minuti e 31 secondi di The Ballad Of The Costa Concordia sono visionari, potenti e commoventi  nella loro dichiarazione di paralisi umana paragonata a quella professionale, diciamo così, del comandante della Costa Concordia: “In che modo avrei dovuto sapere come non ci si ubriaca ogni giovedì, venerdì e sabato? (e, perché no?, domenica)/ In che modo avrei dovuto sapere come si devia la rotta di questa nave?”. Un’ammissione di debolezza fra le più forti mai ascoltate.

7,5/10

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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