di Marina Montesano
Esistono due anime nei Libertines, o meglio nei due leaders Carl Barât e Peter Doherty. Quella più rock che si esprime nella band (o nei Dirty Pretty Things e Babyshambles), e quella che li ha portati, rispettivamente, al suono barocco-teatrale dell’album omonimo del 2010, e alla dimensione prevalentemente acustica di Grace/Wastelands. Dopo i Dirty Pretty Things, Carl ha assemblato un insieme di musicisti sotto il nome di The Jackals (forte il contributo di Joby J Forddei The Bronx, che ne è anche il produttore) e ritorna con Let It Reign a un suono molto più tradizionale, che rende omaggio ai Clash e agli stessi Libertines, come già si evidenziava all’ascolto del singolo promozionale Glory Days, che apre il disco. La seconda traccia, Victory Gin, colpisce anche di più ed è tra i momenti migliori insieme all’energica ballata A Storm Is Coming. Canzoni come Summer In The Trenches e la lirica Beginning toSea potrebbero appartenere al repertorio dei Libertines, che a quanto pare lavorano a un nuovo disco. E Let It Reign, pur non offrendo niente di particolarmente nuovo sotto il profilo della composizione o dell’esecuzione, lascia sperare bene anche per la band principale di Carl Barât, perché è un disco solido, privo di cadute e che dal vivo dovrebbe avere un’ottima resa.
7,5/10
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Glory Days