Eleanor Friedberger

Eleanor Friedberger

di Marina Montesano

Con il fratello Matthew, Eleanor Friedberger ha costituito per anni la metà dei Fiery Furnaces. Dal 2011 comincia un percorso da solista che la vede esordire con Last Summer, rispetto al quale Personal Record non cambia molto le cose. Abbandonati i percorsi talvolta tortuosi dei FF, Eleanor sposa un soft rock lineare e al contempo personale, a partire dai testi spesso schiettamente autobiografici; sebbene in Last Summer lo fossero anche più che in questo, a dispetto del titolo, forse perché una parte dei credits per la composizione di Personal Record va al cantante-scrittore John Wesley Harding. Nonostante la musica di entrambi i dischi rappresenti un chiaro tributo all’estetica pop-rock anni ’70, Eleanor Friedberger riesce a iniettarvi tracce di contemporaneità, magari anche solo nell’urgenza (delle note, dei sentimenti, del suo cantato) che trasuda da queste composizioni. In un certo senso è la stessa operazione che aveva compiuto John Grant con il suo esordio: ma dove Queen Of Denmark giocava con l’ironia nera e risultava struggente, Personal Record è malinconicamente lieve. Nessun brano emerge in modo possente sugli altri; il che da una parte è un limite rispetto alla forza d’impatto, dall’altra finisce per andare a favore di un disco complessivamente solido.

7,4/10

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Eleanor Friedberger – Stare At The Sun

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