fast animals alaska

fast animals alaska

di Francesca Bassani

È da un bel po’ che sento amici tessere le lodi dei Fast Animals And Slow Kids.
Non so perché fino ad ora non mi fossi mai messa ad ascoltarli “seriamente”, ma per quel poco che avevo distrattamente sentito, avevo percepito una distanza tra me e loro, più per quanto riguarda i testi che per la musica in sé.
Adesso che mi trovo ad ascoltare il loro nuovissimo album Alaska, però… torno sui miei passi o meglio, capisco che le parole, pur notandone una netta evoluzione rispetto al passato, non sono che un complemento di qualcosa di molto più grande. E bello.
L’album inizia con un brano fatto di luci e suoni che ti portano in altri luoghi, non ben precisati, ma certamente lontani. Un’introduzione soft e trasognata fatta di voci rotte e archi strazianti ci dà il benvenuto in un mondo diverso. Lentamente poi si raggiunge il cuore della band (e la band raggiunge il nostro). Pezzi di una potenza inaudita e melodie che rimandano vagamente ad un sound che mi è particolarmente caro (il post rock, non posso farci nulla, mi emoziona sempre).
Non c’è mai banalità anzi, Alaska diventa subito qualcosa che ti si appiccica addosso o meglio, che ti entra sotto la pelle, scuotendoti fino alla commozione in un equilibrio perfetto e continuo fra fuoco e ghiaccio.
Con queste premesse, due sono le cose che adesso attendo trepidante: l’acquisto dell’album in vinile e il biglietto del loro prossimo concerto.

9/10

Seguiteci su Facebook:

https://www.facebook.com/pages/TomTomRock/564881650275629

https://www.facebook.com/groups/282815295177433/

e su Twitter: 

https://twitter.com/Tomtomroc

httpv://www.youtube.com/watch?v=7OWeK6_RUxU

Fast Animals And Slow Kids – Come reagire al presente

 

print

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.