gruff rhys

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Arriva al quarto disco Gruff Rhys: American Interior

La quarta prova solista di Gruff Rhys, American Interior, leader dei Super Furry Animals, gruppo gallese di relativa fortuna, si concentra in un viaggio a ritroso nel tempo, sulle vicende  di un connazionale, John Evans,  che nel diciottesimo secolo si occupò di risalire  il fiume Missouri nell’affannosa  ricerca di una popolazione che parlasse ancora il gallese. Il progetto, oltre alla dozzina di canzoni qui raccolte, comprende anche un film, un libro  e, voilà, anche una  app per smartphone.

Gruff Rhys  oltre il brit-rock

Viste le località toccate dal  viaggio intrapreso da Gruff Rhys, in compagnia di un pupazzo (come viene illustrato nel video della title track) con le supposte fattezze di Evans, il consueto mélange di brit-pop e rock per adulti è qui trasfigurato  dalle  ovvie  influenze d’oltreoceano, come il quasi-rockabilly di 100 Unread Messages o il morbido easy listening da freeway  della significativa Liberty (Is Where Will Be). Altrove,  nella sempre gradevole selezione il tono epico sfugge un po’ di mano a Rhys, specialmente quando, magari per necessità filologiche, ricorre al suono più morbido ed evocativo della lingua gallese. Alla fine è praticamente un concept, ma scorre bene e non è necessario accorgersene.

7.5/10

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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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