Hurray-for-the-Riff-Raff

Hurray-for-the-Riff-Raff 

di Antonio Vivaldi

L’idea è semplice: prendere gli stili americani originari e suonarli più o meno come ai loro tempi oppure lustrarli con un po’ di Sidol country-rock o di pigro jazz New Orleans. Tuttavia, per non sembrare uscita dall’antologia di Harry Smith o da un noto film recente dei fratelli Coen, la leader del gruppo Alynda Lee Segarra sceglie di aggiornare e personalizzare testi che, come le melodie, riprendono sovente modelli e temi arcaici. Gli spunti non sono male. In Wreck On The Highway l’incidente stradale perde la sua tragicità e viene raccontato dal punto di vista degli Hurray medesimi, in coda sulla statale con il rischio di far tardi a un concerto e alle prese con lo spleen da vita sulla strada; in The Body Electric invece Segarra minaccia di “pareggiare il conto” con l’assassino di Delia (protagonista della ballata tradizionale Delia’s Gone) e con i maschi violenti in generale e se la prende con chi canta troppo spensieratamente vecchie e nuove murder ballads. A prescindere da tutto questo e da qualche eccesso di “intenzione”, Small Town Heroes è un lavoro piacevole che ricorda curiosamente il primo David Bromberg e che a tratti fa pensare a Gillian Welch senza eguagliarne la stralunata profondità. Il disco comunque cresce con gli ascolti ed è pensabile che anche la ragazza del Bronx trasferita New Orleans, al suo primo album per una indie importante, possa crescere con il tempo.  La bella voce severa e sentimentale la aiuterà.     

7/10

 

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Hurray For The Riff Raff – The Body Electric

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