jolieholland wine dark sea

jolieholland wine dark sea

di Fausto Meirana

L’età non si può dire, per correttezza, ma per  Jolie Holland questo disco  coincide, più o meno, con la maturità e, quindi,  con la consapevolezza di non essere più tra le nuove promesse; dopo questo antipatico preambolo, si può dire che  Wine Dark Sea è  un disco ponderato e vario, pieno di voglia di esplorare nuovi sentieri (e nuovi suoni) senza perdere la via maestra, che poi, gira che ti rigira, giunge sempre alle radici, con l’amato  blues e la parte più genuina del country a far da collante. Non sorprende, per esempio, che in Route 30  riecheggi addirittura  la Teddy Bear di Elvis,  né che ci sia un terreno comune con le ‘deviazioni sul tema’  della brava Angel Olsen o che la lezione di PJ Harvey sia arrivata anche dalle parti della ‘Graziosa Olanda’. Il conto finale, in definitiva,  soddisferà senz’altro i palati più eclettici, mentre un piccolo sforzo  ripagherà anche chi, del menù, digerisca meglio  le calde  torch songs come  All The Love o The Love You Save rispetto all’occasionale  noise chitarristico che sottolinea i brani più complessi.

8/10

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Jolie Holland – Dark Days

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