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Laura Veirs in forma smaglante con il nuovo Warp And Weft.

Il ritorno di Laura Veirs con Warp And Weft è stato preceduto da impegni di diverso segno: la battaglia contro la diffusione delle armi da fuoco, un disco di canzoni per bambini e soprattutto la nascita Oz Rhodes, il secondo figlio. Warp And Weft, contrariamente al semi acustico July Flame riporta la Veirs ad una dimensione piuttosto elettrica, anche se meno pronunciata che nel pregevole Saltbreakers del 2007. Tra gli accompagnatori troviamo, alle voci, ospiti come Jim James (My Morning Jacket) e le colleghe kd Lang e Neko Case. Alcune delle canzoni sono ispirate a personaggi più o meno celebri: Finster Saw The Angels è dedicata al pittore e predicatore Harry Finster, l’autore delle copertine di Reckoning (REM) e Little Creatures (Talking Heads).

Si prosegue con la figura di Alice Coltrane, troppo spesso oscurata dalla ingombrante fama del marito, ma anch’essa musicista di gran valore, che viene ricordata in That Alice; infine, il brano Sadako Folding Cranes, che rievoca l’esistenza di Sadako Sasaki, una bimba che, colpita dalle radiazioni di Hiroshima, sopravvisse una per ventina d’anni creando origami in segno di pace, per soccombere infine alla leucemia. Tra le canzoni trovano posto anche un oscuro interludio di mezzo minuto, Ghosts, e un poco significativo strumentale, Ikara, tuttavia il brano finale, White Cherry, liquido e jazzato, rifinisce l’opera come la classica ciliegina (bianca) sulla torta.

8/10

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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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