marlon williams

di Raimondo Bignardi

Marlon Williams è un musicista neozelandese, nato nel 1990 a Christchurch. Primo album solista dopo lavori precedenti con vari gruppi. Ha fondato i The Unfaithful Ways a 17 anni con i suoi amici del liceo Sebastian Warne e Ben Woolley, insieme all’insegnante di scienze della scuola, Simon Brouwer. In breve tempo hanno guadagnato l’attenzione nazionale in Nuova Zelanda, suonando al Big Day Out, e sono stati nominati per un New Zealand Music Award nel 2011. Tra 2011 e 2014 con il cantante country Delaney Davidson ha pubblicato tre volumi della serie Sad But True: The Secret History of Country Music Songwriting.

Nove canzoni, meno di 35 minuti di superbo country-pop.

Marlon Williams presenta un repertorio molto tradizionale con sei brani suoi e tre cover. La voce di Marlon è eccellente, un bel tenore alla Peter Rowan, che passa con indifferenza dal country incalzante (Hello Miss Lonesome) al pop (Dark Child), dalla ballata acustica (Lonely Side Of Her) al Nina Simone blues (When I Was A Young Girl). Il suo stile si ispira ai grandi del passato, Gene Pitney, Roy Orbison, Hank Williams, la stessa Nina Simone, ma con gusto e personalità del tutto nuovi. L’impressione è di sentire cose già sentite fatte come vanno fatte. Ottime anche le backing vocals, con coloriture che vanno dal country al gospel, alla musica sacra. I brani sono orecchiabili ma non scontati, belli già dal primo ascolto.

In conclusione, Marlon Williams è un disco che piacerà molto a chi si è nutrito per decenni di country e folk, ma potrebbe essere un buon approccio per le giovani leve che si avvicinano per la prima volta ad un genere che da almeno venti anni non sforna veri talenti.

8/10

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