Minor Vctories

Minor Vctories

Un supergruppo post-rock tra Mogwai, Editors e molto altro ancora

di Mariangela Macocco

Risale a qualche mese fa il progetto di Justin Lockey, chitarrista degli Editors, di cooptare il fratello, il regista James, Stuart Braithwaite dei Mogwai e Rachel Goswell per lavorare assieme a un EP. L’idea dell’EP è stata ben presto sostituita con quella di un album vero e proprio, album che è stato pubblicato lo scorso 3 giugno. L’alchimia fra i componenti di questo supergruppo è evidente in ogni traccia e questo a dispetto delle condizioni poco convenzionali in cui l’album ha visto la luce, soprattutto senza che i musicisti si incontrassero realmente durante le varie fasi della creazione. Proprio l’alchimia, in effetti, è la chiave di lettura per avvicinarsi all’opera prima dei Minor Victories. L’indubbio talento di ciascuno dei componenti si mescola a quello degli altri, dando vita a dieci tracce di straordinari impatto e bellezza, a partire dal primo brano Give Up The Ghost, che ci investe dalle noteiniziali con una batteria martellante e chitarre distorte dalle quali emerge sullo sfondo la parte vocale. I Mogwai incontrano gli Editors: potremmo riassumere così, in modo un po’ semplicistico, questo lavoro e non sbaglieremmo. Ovunque, in tutte le dieci tracce, potenti sono anche le allusioni alle sonorità dei Mogwai, a partire dal secondo brano, A Hundred Ropes, ma soprattutto dal successivo, il bellissimo Breaking My Light, in cui, sulla melodia struggente e splendidamente orchestrata, brilla eterea la voce di Rachel Goswell dei Slowdive e dei Mojave 3.

httpv://www.youtube.com/watch?v=0oz6nzPSZLg

A Hundred Ropes

La voce di Rachel splende anche nella successiva Folk Arp, brano tutto giocato in crescendo, fra pause e improvvise esplosioni sonore, così come accade in Out To Sea, con un testo ridotto al minimo e la voce che risuona in lontananza per lasciare lo spazio alla musica, potentissima e avvolgente. Scattered Ashes (Song for Richard) vede la presenza come ospite d’onore di James Graham dei Twilight Sad, mentre su For You Always fa la sua apparizione Mark Kozelek: sono due brani interessanti, senza dubbio, sebbene risultino forse i più deboli di questo lavoro, nel complesso bellissimo; in un certo senso sono i due pezzi più fuori sincro, per la loro più facile costruzione e per la lontananza dalle atmosfere sperimentali e di grande impatto degli altri brani. Una menzione infine per Cogs dalle atmosfere shoegaze con la voce di Rachel ancora una volta a fare da padrona, emergendo in un tripudio di chitarre distorte e batteria. Un album dunque che si merita una notazione altissima. Grande l’attesa anche per un live.

httpv://www.youtube.com/watch?v=FGFbZckK7Eo

Scattered Ashes (Song for Richard)

8/10

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