Il testamento di una band fra le più intense della scena rock italiana anni ’80: Not Moving – Flash On You
A metà degli anni Ottanta, nella penisola si muovono diversi gruppi che tengono alto il nome del rock’n’roll. C’è tanta passione e caparbietà, ma anche buone dosi di ingenuità e inesperienza e, col senno di poi, è piuttosto evidente che solo in pochi avrebbero potuto davvero lasciare il segno. Eppure non manca la qualità, qualche band spicca per un discorso personale e idee chiare. Difficile e antipatico stilare classifiche, ma se si dovesse scegliere qualche nome per rappresentare quell’epoca, senz’altro i Not Moving farebbero parte del lotto. Dopo una manciata di singoli e un album, Sinnermen, insana miscela di garage e blues in stile Gun Club, ecco la formazione con base a Piacenza sfornare Flash On You , in origine pubblicato nell’88 dalla storica etichetta Electric Eye (una delle più attive e autorevoli), la stessa con la quale la band aveva debuttato qualche anno prima.
Area Pirata offre una bella ristampa con qualche novità
Oggi è la pisana Area Pirata a riproporcelo, in cd e vinile, precisando con una scritta in copertina che il disco è stato interamente rimasterizzato e arricchito con ben tre tracce bonus. Questo è l’ultimo lavoro che la band realizza con la formazione “storica”, quella che vede Lilith alla voce, Dome La Muerte alla chitarra, Tony Face alla batteria e Maria Severine alle tastiere, mentre al basso Dany D. veniva sostituito durante le registrazioni da Milo. Dopo questo Lp, nei Not Moving resteranno solo Dome e Maria, che andranno avanti ancora per un po’.
Disco che segna dunque la fine di una corsa, testamento di una band tra le più rappresentative di una scena vivace e appassionata. Dentro ci sono brani originali assai carichi, come Lookin’ For A Vision e Stupid Girl, ma anche una cover degli Sniff’n’The Tears (Driver’s Seat) e un tributo a Hendrix (A Pray For Jimi), oltre a passaggi più riflessivi (Sweet Beat Angel), componendo una raccolta varia e godibilissima. In definitiva, non si tratta solo di un documento importante, ma soprattutto di un disco ancora oggi vivo e vibrante.
7,5/10