Brittany Howard - JaimeATO/Columbia - 2019

Brittany Howard: un disco per Jaime.

Sono passati quattro anni da Sound & Color, il pluripremiato secondo album degli Alabama Shakes: in mezzo la voglia e il bisogno per Brittany Howard di trovare una strada più personale, un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti con la sua compagna, infine la consapevolezza di dover ripartire dal suo passato, tanto da dedicare il disco alla sorella Jaime scomparsa quando era ancora adolescente.

Brittany Howard - Jaime
ATO/Columbia – 2019

“This record isn’t necessarily about her, because it’s about me. But so much of who I am is because of her. I made this record for her.”

Brittany Howard senza Alabama Shakes

Così dal ‘passato’ arriva Zac Cockrell, il bassista co-fondatore degli Shakes a cui si affiancano il batterista Nate Smith e, soprattutto, il tastierista Robert Glasper. Jaime si caratterizza così per una sorta di dualismo – tra passato e presente, ma anche tra privato e politico – che Brittany Howard decide di non risolvere. Questa rinuncia a una coerenza stilistica, sia formale che sostanziale, favorisce una felicissima libertà espressiva. Così in Goat Head un episodio di razzismo raccontatole dalla madre diventa l’occasione per ripercorrere la sua difficile infanzia, figlia di madre afroamericana e padre bianco. In Georgia poi  è lei stessa a rievocare uno dei suoi primi innamoramenti, mentre al suo rapporto con la religione è dedicata He Loves Me, che contiene il campione di un predicatore ascoltato per caso in tv.

Le canzoni di Brittany Howard – Jaime

 

 

Musicalmente il filo rosso con il passato degli Alabama è più che riconoscibile e lo stesso vale per il ‘debito’ verso i suoi ispiratori,  Al Green e Prince ad esempio (Stay High). L’importante contributo di Glasper si rivela in Short and Sweet dove convivono Nina Simone e Jeff Buckley, nella cacofonica e vitale 13th Century Metal con echi di Gil  Scott-Heron, nella delicatissima Baby in cui Brittany ripensa a una di quelle relazioni che si tenta in tutti i modi di far funzionare senza successo. Sembrerebbe un disco di transizione, se non fosse davvero un piccolo capolavoro da cui ripartire.

Brittany Howard - Jaime
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Da ragazzo ho passato buona parte del mio tempo leggendo libri e ascoltando dischi. Da grande sono quasi riuscito a farne un mestiere, scrivendo in giro, raccontando a Radio3 e scegliendo musica a Radio2. Il mio podcast jazz è qui: www.spreaker.com/show/jazz-tracks

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