Common – Black America Again RecensioneDef Jam – 2016
Common – Black America Again Recensione
Def Jam – 2016

Rapper, attore, attivista, con Black America Again Common arriva al suo undicesimo album. Il suo momento migliore è stato a cavallo fra anni ’90 e primi anni ’00: ricordiamo almeno Like Water For Chocolate e Be. Ma Black America Again lo ripropone oggi come un artista di rilievo.

Un grande ritorno per Common

Uscito già lo scorso novembre, Black America Again è stato distribuito in Europa soltanto a dicembre inoltrato. Destino comune a molti dischi di rap e segno di un mercato musicale che viene gestito sempre peggio. A parte questo, il disco ci presenta un Common in forma come non si sentiva da anni. Allo stesso tempo, questo è un album che appartiene certo a Common nella progettazione, ma che in fase di realizzazione è uno sforzo congiunto con molti altri. In testa il vecchio amico Bilal, che compare su diverse tracce. A partire dalla bella apertura con Joy And Peace.

Come Bilal, molti altri dei collaboratori (o meglio collaboratrici) appartengono all’r’n’b più che al rap. E’ il caso di Tasha Cobbs, Syd (ex Odd Future), PJ, Marsha Ambrosius, BJ The Chicago Kid. Alla produzione di Common non è mai mancato il lato soul, ma è chiaro che in Black America Again questo è il primo elemento che emerge con forza. Il rap è soltanto una parte in un insieme che possiamo classificare come hip-hop in senso contemporaneo, ossia ricco di crossover.

Black America Again è un disco all’insegna della continuità con la tradizione soul

Altra linea di continuità rispetto al passato viene dall’impegno sociale, sempre presente nei testi. Difficile evitarlo oggi per un artista di questo settore. E soprattutto per uno di Chicago, la città che nel 2016 ha visto più omicidi (762) di New York e Los Angeles messe insieme. Il suo passato è menzionato nella penultima traccia, Little Chicago Boy. Mentre nella title track affronta direttamente i temi dell’America contemporanea e del movimento Black Lives Matter. Il video della stessa canzone si apre significativamente con le immagini dell’assassinio del nero Alton Sterling per mano di due poliziotti a Baton Rouge.

La canzone di chiude con un featuring di Stevie Wonder. Ma tutto il disco è ricco di samples e riferimenti alla tradizione della Black Music: da James Brown a George Clinton. Ma la sensibilità è nuova, come mostra il testo di The Day Women Took Over. Dal punto di vista strettamente musicale, il disco è riuscito, sebbene a tratti i molti featuring finiscano per togliere un po’ di compattezza all’insieme. Ma è una pecca minore. Mentre non mancano i momenti alti. Soprattutto al centro del disco la sequenza di Red Wine, Pyramids e Unfamiliar raggiunge l’eccellenza.

Se il grande ritorno del 2016 in ambito rap resta quello di A Tribe Called Quest, anche Black America Again di Common merita l’acquisto.

Common – Black America Again
8 Voto Redattore
0 Voto Utenti (0 voti)
Cosa ne dice la gente... Dai il tuo voto all'album!
Sort by:

Be the first to leave a review.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Show more
{{ pageNumber+1 }}
Dai il tuo voto all'album!

print

Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.