Dizzee Rascal – Raskit RecensioneDirtee Stank / Island – 2017

Dizzee Rascal: da Boy In Da Corner a Raskit

Dizzee Rascal – Raskit Recensione
Dirtee Stank / Island – 2017

Dizzee Rascal è stato uno dei primi artisti inglesi a emergere dal panorama (allora) underground del grime. Nel 2003, Boy In Da Corner non solo era un disco fantastico, ma uno dei più importanti della scena musicale UK degli ultimi due decenni. I successivi Showtime e Maths & English ne avevano consolidato la fama. Ma poi la sua carriera ha seguito la parabola discendente del grime, troppo incerto tra svolte pop, influenze americane e desiderio di mantenere la propria identità. Per questo il successo ottenuto da Skepta con Konnichiwa è stato importante. E forse per questo Dizzee Rascal ci riprova con Raskit, meno dance-pop delle sue ultime prove, salutato come un ritorno alle origini.

Raskit è in parte un ritorno alle origini

Il che è vero almeno in parte. Su Raskit mancano, per fortuna, collaborazioni con Calvin Harris e dintorni. Lontano dal pop, Dizzee Rascal dà il meglio, mostrando a chi se lo fosse dimenticato che è prima di tutto un rapper straordinario, dal punto di vista tecnico e dell’intensità. Già il fatto di vederlo al meglio nelle canzoni di Raskit è un dato positivo. In Ghost, per esempio, beat lenti e molto efficaci fanno da contrappunto al suo flow velocissimo: uno dei momenti migliori insieme alla successiva Business Man, per certi versi simile. Con Slow Your Rolls, più convenzionale, sono le tre produzioni di Dan Farber, e la collaborazione funziona.

Produttori americani al servizio di Dizzee Rascal, ma la scelta non sempre paga

Altrove però Raskit vede la collaborazione fra Dizzee Rascal e alcuni produttori americani non di primissimo piano. Lo stile non sembra adatto alle corde del rapper inglese. Un esempio è dato da Bop N Keep It Dippin prodotta da Cardo con chiare influenze G funk tutt’altro che riuscite. Altrove, come per il singolo Space, abbiamo una via di mezzo tra beats americani e lo stile così peculiare di Dizzee. Ed è invece un tronfo.

Nel complesso un buon disco, che fa sperare per il futuro di questo rapper che tanto aveva entusiasmato quanto, poi, deluso. Con una produzione più continua in termini di qualità, è certo che Dizzee Rascal potrebbe tornare ai livelli degli esordi.

Dizzee Rascal – Raskit
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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