Feist - Pleasure | RecensioneUniversal - 2017

Feist – Pleasure

Feist - Pleasure | Recensione
Universal – 2017

Non è capitato  spesso, negli ultimi tempi, di trovarsi di fronte a un  disco  così denso da una cantautrice. In ogni caso ci sono voluti alcuni  ascolti per  scalfire   la possente armatura  delle nuove canzoni di Feist, che  vivono dell’asprezza e dell’energia accumulate in sei anni di tour, tra presumibili peripezie sentimentali e, si spera, anche un po’ di sano riposo.

E sei sono gli anni che distanziano Pleasure dal suo predecessore,  il robusto, ipertrofico  Metals, disco che, a sua volta, spostava avanti  i paletti: dalla Leslie Feist che produceva video virali  e cantabili (come quello di 1234)  alla songwriter dinamica e introspettiva.

Feist: nuovo album dopo sei anni di silenzio

Per il nuovo album la cantautrice canadese ha chiesto ancora una volta aiuto al fidato ‘Mocky’, ovvero Dominic Salole, già con lei per The Reminder (2007)  e il già citato Metals. ‘Mocky’ produce, suona, campiona da vero tuttofare, ed è probabilmente l’artefice del suono bizzarro che distingue Pleasure, con il respiro e l’ambiente della sala d’incisione ben percepibili sullo sfondo. Altri musicisti qui e là si affiancano al duo  per  riempire gli spazi  vuoti, soprattutto nel reparto percussioni e tastiere,  ma il vero colpo è l’intervento di Jarvis Cocker  sul finale dell’ambiziosa Century. Qui l’ex leader dei Pulp recita un breve  testo in un cameo di gran classe.

Pleasure testimonia la voglia di rischiare di Feist

I  brani sono tutti piuttosto lunghi, dalle  strutture libere,  tanto da ricordare colleghe molto  diverse tra loro  come la  PJ Harvey degli inizi e la Joni Mitchell più destrutturata. Ma sono paragoni forse azzardati e  inutili, perché Pleasure è un disco personale e puntuto,  e a Feist va riconosciuto il merito di aver saputo osare, prendendosi pure qualche rischio.

Anche la copertina, da questo punto di vista, sembra esplicativa, con la ragazza impegnata a sfidare con convinzione una porta chiusa. Così, solo per vedere cosa ci sia dall’altra parte.

Feist - Pleasure
9,0 Voto Redattore
0 Voto Utenti (0 voti)
Cosa ne dice la gente... Dai il tuo voto all'album!
Sort by:

Be the first to leave a review.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Show more
{{ pageNumber+1 }}
Dai il tuo voto all'album!

print

Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.