Julia Holter – In The Same Room RecensioneDomino Records - 2017

Julia Holter – In The Same Room.

Julia Holter – In The Same Room Recensione
Domino Records – 2017

Julia Holter torna con un album dal vivo, In The Same Room. A differenza dei soliti live a cui siamo generalmente abituati, il lavoro si contraddistingue per originalità. Chiunque abbia avuto modo di vederla dal vivo conosce già le innumerevoli doti di Julia. E ne abbiamo una riprova con questo bel lavoro, registrato a Londra presso gli studi RAK (dunque un “live in the studio” in realtà).

Julia Holter live

Ad ogni concerto, Julia ha l’abitudine di rielaborare le tracce, quelle facenti parte del più recente repertorio, cosi come le più vecchie. Ogni canzone viene riletta e reinterpretata fino ad essere quasi trasfigurata. Ed è una po’ la sorte che tocca alle undici scelte per In The Same Room. Se indubbiamente Have You in My Wilderness, del 2015 è l’album da cui sono tratte in maggior numero le tracce, non mancano tuttavia  brani più vecchi, come Horns Surrounding Me e In The Green Wild dal precedente Loud City Song e una straordinaria versione di So Lilies tratta da Tragedy.

Julia Holter – In The Same Room Recensione

La voce di Julia Holter come elemento centrale

Nella rivisitazione, che libera le varie canzoni di alcune delle sovrastrutture più barocche, in modo da conferire loro una incredibile e affascinante leggerezza ottenuta grazie al numero minore di strumenti utilizzati, la parte del leone viene lasciata alla voce. Horns Surrounding Me è proprio l’esempio perfetto. Spogliata di tutti gli effetti speciali, il piano e la voce restano in primissimo piano. Là dove sintetizzatori e batteria dominavano, troviamo gli archi a sottolineare la parte cantata. Julia Holter puo’ essere quindi apprezzata in tutto l’incredibile range vocale di cui può essere capace.

Le qualità di In The Same Room

La leggerezza è la qualità che salta più all’occhio in tutti i brani presentati da Julia per In The Same Room. Le sperimentazioni musicali che accompagnano sempre la Holter nei suoi lavori non mancano certo, ma l’impiego di strumenti nuovi e insoliti spesso preponderante nelle produzioni della musicista losangelina, cede il passo alla ricerca di una semplicità e una dolcezza sempre più marcate, che sfumano in atmosfere sognanti e jazzate.

 

Ed ecco quindi che, se già le avevamo amate senza riserve in Have You In My Wilderness, siamo rapite dalle versioni live di Lucette Stranded On The Island, Besty On the Roof, Vasquez e Sea Calls Me Home. In tutte, voce e piano intrecciano tessuti sonori di grande bellezza. La semplificazione della trama musicale fa apprezzare ancora di più la bellezza e la purezza di melodie e liriche.  Indubbiamente uno dei dischi più belli di questo 2017.

Julia Holter – In The Same Room
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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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