Marching Church – Telling It Like It Is RecensioneSacred Bones Records – 2016
Marching Church – Telling It Like It Is Recensione
Sacred Bones Records – 2016

Telling It Like It Is è il ritorno di Elias Bender Rønnenfelt con i Marching Church, dopo This World is Not Enough.

I Marching Church molto più di un side project

Elias Bender Rønnenfelt è la voce e la presenza scenica degli Iceage. Per chi ancor non li conoscesse, band danese fra punk e post. I Marching Church erano inizialmente il suo side project, con arrangiamenti più complessi. Peraltro già parzialmente presenti sull’ultimo disco degli Iceage: il fantastico Plowing Into The Field Of Love. Ormai, però, gli Iceage tacciono dal 2014, nonostante siano rimasti attivi sul palcoscenico. E i Marching Church avanzano con una seconda proposta molto ambiziosa. L’esordio This World is Not Enough era ricco di perle, ma poteva anche risultare indigesto come le ostriche. Rønnenfelt si sgolava molto più di un giovane Nick Cave nei Birthday Party, e i brani variavano tra stili diversi. Insomma pieno di talento in cerca di una direzione.

Telling It Like It Is è la prova più matura

Parziale svolta con Telling It Like It Is. Che abbandona i picchi di demenza di This World is Not Enough in favore di scelte sonore più unitarie e controllate. Rasserenatevi (o preoccupatevi): siamo sempre in un ambito molto indie, e anche questo non sarà un disco per tutti. Sebbene il brano scelto per il video, Heart Of Life, li mostri più pop del solito. Dieci le canzoni, tutte di ottimo livello e ricche nella strumentazione. Ci sono i fiati come sul precedente, ma meno sassofono solista. E poi basso e chitarre post punk, pianoforte dove serve. Anche lo stile vocale di Rønnenfelt evita gli eccessi, pur restando facilmente riconoscibile.

Al primo ascolto colpisce Lion’s Den, altro brano-guida scelto per un video. Rønnenfelt apre in falsetto su una base di tastiere e ritmica, poi mentre la canzone si sviluppa nel ritornello dalla cadenza quasi-funky, arricchito dai fiati, torna ai suoi toni consueti. 2016 è incalzante, quasi rock. Achille’s Heels inizia claustrofobica e prosegue epica. In molti episodi si sente la passione dei giovani musicisti per la tradizione americana riletta alla luce dei grandi Gun Club. Ascoltate le conclusive Information e Calenture, o a metà disco Florida Breeze per credere.

Alla fine, questo Telling It Like It Is fa un effetto differente rispetto a This World is Not Enough. Lì si avevano alcuni episodi che colpivano immediatamente, per poi scoprire le pecche. Su questo dieci canzoni tutte belle, che hanno però bisogno di essere assaporate con calma. Al lettore la scelta.

Marching Church – Telling It Like It Is
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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