Offa Rex - The Queen of Hearts | recensioneNonesuch - 2017

Offa Rex: un antico sovrano, una nuova band

Offa Rex - The Queen of Hearts | recensione
Nonesuch – 2017

L’amore per il folk-rock inglese di Colin Meloy, leader dei Decemberists, è sempre stato evidente, sia all’interno del gruppo che fuori. Oltre ai ripetuti omaggi al genere nella discografia della band, nel    2006  Meloy ha prodotto un EP in edizione limitata totalmente dedicato a Shirley Collins. Questo insieme a  una serie di tributi ad artisti fra loro molto diversi come Sam Cooke, Morrissey e i Kinks.

Olivia Chaney + Decemberists = Offa Rex

La brava e affascinante Olivia Chaney, invece, conta collaborazioni importanti in ambito folk  con musicisti come Alasdair Roberts, Seth Lakeman e altri,  producendo una manciata di dischi a partire dal 2010. Tuttavia il salto di qualità lo ha fatto di recente, con l’uscita di The Longest River, nel 2015. Proprio l’ascolto di questo disco ha convinto i Decemberists ad inaugurare il progetto Offa Rex, dal nome di un re della Mercia vissuto nell’VIII secolo. L’idea è semplice: i Decemberists diventano  backing band della folksinger inglese  in un disco dedicato al folk-rock britannico.

The Queen Of Hearts recupera il miglior folk-rock inglese anni ’70

I confini di The Queen Of Hearts stanno ben saldi nelle strade percorse  da artisti come Sandy Denny e Maddy Prior, con il faro ben puntato sulla Albion Band di Ashley Hutchings e Shirley Collins. La Chaney domina la scena cantando in otto degli undici brani, mentre Meloy tiene per sé due sole canzoni:   Blackleg Miner e la finale To Make You Stay.  Un brano riprende l’antica tradizione del Morris Dance, con un saltellante medley strumentale dominato dalla fisarmonica.

Ottima, e non troppo prevedibile, la scelta dei traditional da eseguire. C’è la bellissima Willie O’ Winsbury, che non ci si stanca mai di ascoltare. Poi  il classico, tradizionale solo d’adozione, The First Time Ever I Saw Your Face, scritto da Ewan MacColl come atto d’amore per Peggy Seeger. Colpo grosso, verso la fine, con un riuscitissimo stravolgimento hard della Sheepcrook And Black Dog, ballata tratta dal repertorio forse un po’ sottovalutato  degli Steeleye Span.

 

Offa Rex - The Queen Of Hearts
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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