U.S. Girls - In A Poet Unlimited - Recensione4AD -2018

Il ritorno di Meghan Remy:  un capolavoro art-pop.

U.S. Girls - In A Poet Unlimited - Recensione
4AD -2018

In A Poem Unlimited segna il felice ritorno di Meghan Remy aka U.S. Girls. L’artista americana, naturalizzata canadese, si era già fatta conoscere grazie a un paio di album di tutto rispetto incisi con etichette indipendenti. Il salto avviene tre anni fa. Il disco in questione è Half Free e la casa discografica che investe su Meghan è la 4AD.

U.S. Girls: inconsapevolmente speciale?

Chissà se Meghan Remy ha studiato il suo personaggio a tavolino. Parrebbe quasi di si. Negli ultimi due album  la linea melodica sorprende: semplice e abbordabile, ma nello stesso tempo perfetta e ricercata nei dettagli. Ovvero la genialità del prodotto sta nel partire dal complesso per sfoltire e restituire un disco collocabile nella sfera del pop nella migliore delle sue espressioni.

Bizzarra anche l’attenzione ai testi. Half Free (2015), album pluripremiato, è quasi un concept sulle memorie di guerra del giornalista americano Sebastian Junger.

In A Poem Unlimited: U.S. Girls glamour e mainstream

In A Poem Unlimited non lascia dubbi fin dai primi ascolti. Meghan Remy quest’anno si presenta armata di tutto ciò che serve per non passare inosservata. Le esperienze precedenti si avvertono, ma l’ulteriore salto di qualità è più che evidente. Complice un ottimo produttore, Steve Chahley, il disco in questione, osannato dalla stampa, è un’infilata di perle che spaziano in un ambito che definire pop è riduttivo. Il singolo Mad As Hell sembra quasi un duetto tra Kate Bush e Blondie rinnovate per l’occasione. Il brano è divertente e confezionato alla perfezione. Pop, rock e dance convivono felicemente in un inno alla pace ironico e raffinato. Un biglietto da visita che invoglia a proseguire nell’ascolto.

Non una sbavatura né un cedimento per quanto riguarda l’impianto generale. Le sorprese non mancano  e in alcuni casi è lecito pensare di essere di fronte a qualcosa di nuovo e originale. L’incipit di Velvet 4 Sale,  un’elegante ballata sghemba, e la conclusiva Time, tiratissima e flagellata da percussioni e distorsioni  alla Talking Heads, potrebbero bastare. Altri episodi degni di essere citati sono senz’altro il funky di Incidental Boogie o l’elettrica Poem. Grande disco quindi! Al momento la migliore sorpresa dell’anno.

U.S. Girls - In A Poem Unlimited
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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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