Marks to Prove Maccabees

The Maccabees – Marks To Prove It: una band con il vento in poppa.

Alcune band debuttano con un disco che diviene subito un classico; è il caso degli Arctic Monkeys: per quante cose eccellenti hanno realizzato in seguito, non c’è concerto in cui il pubblico non esulti alle prime note di I Bet You Look Good On The Dancefloor. Altre hanno bisogno di tempo per arrivare a maturità, per realizzare il disco che magari in tanti attendevano. Che i Maccabees fossero sicuri di avere un poker lo si è capito guardando il loro concerto a Glastonbury, soprattutto quando hanno eseguito Marks To Prove It, title track del loro quarto LP in uscita, insieme a Jamie T: carichi di energia e soprattutto di allegria, non è facile vedere un gruppo così contento di essere su un palco. Poi il disco è uscito e ha regalato ai Maccabees la loro prima volta in cima alle classifiche UK: meritata, va detto subito, perché Marks To Prove It è il disco della maturità raggiunta per una band che ha debuttato ormai nel 2007.

Un disco perfettamente riuscito

Per certi versi, quel che ai Maccabees potrebbe esser mancato finora, è una personalità più marcata; anche sul nuovo disco suonano infatti come un’enciclopedia dell’indie rock: dal post punk (Kamakura) agli Arcade Fire (Spit It Out), nella loro musica si possono ascoltare echi di tante cose differenti. Ma la quadratura del cerchio arriva con la loro nuova capacità di infilare una serie di canzoni pressoché perfette: dai toni aggressivi della title track, che apre il disco, alle già ricordate Kamakura e Spit It Out, a Something Like Happiness, il disco esplode di melodie e cori potenti, che si ricordano facilmente. A tratti i fiati aggiungono una certa grandiosità, come nella conclusiva Dawn Chorus; anche la produzione ci mette del suo, aumentando il volume al momento del refrain, in modo da accrescere il coinvolgimento dell’ascoltatore, come in un live. Insomma la classifica UK ha scelto bene, premiando i Maccabees e un suono a suo modo ‘classico’, ma che qui viene messo in scena in modo trascinante e convincente.

8,2/10

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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