Zun Zun Egui -Shackles Gift

Zun Zun Egui -Shackles Gift

di Marina Montesano

Un cantante/chitarrista mauriziano incontra una tastierista giapponese a Bristol, formano un gruppo e accolgono man mano altri musicisti attorno al nucleo iniziale. Sono questi gli Zun Zun Egui e Shackles’ Gift è il loro secondo disco. L’origine etnica può essere importante come no, ma certamente la musica prodotta dalla band contiene elementi che esulano dal rock e dal pop (magari brit) tradizionali: p-funk, free jazz, percussioni e voci africane, tutto questo viene in mente ascoltando la loro musica. Quel che più importa, però, è che l’insieme ruota attorno a canzoni vere, con una struttura riconoscibile e che in certi casi ti catturano immediatamente; è il caso della vivacissima Rigid Man che apre (letteralmente) le danze con percussioni frenetiche e la voce peculiare di Kushal Gaya: canzone bellissima, che potrebbe piacere a quanti hanno amato i Talking Heads e i TV On The Radio più vivaci. Il pezzo centrale del disco è però I Want You To Know, dove riecheggiano i QOTSA e molto hard rock d’annata, ma anche qui rivisitato con piglio originalissimo. Inutile dire che non tutto viaggia alla stessa velocità, altrimenti dovremmo gridare al capolavoro. Ma con Shackles’ Gift gli Zun Zun Egui hanno dato vita a un disco allo stesso tempo originale e piacevolissimo.

7,7/10

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Zun Zun Egui – African Tree

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