In questa puntata della sua rubrica, John Vignola (Radio 1, Vanity Fair) propone non tanto una recensione quanto una mozione di sentimenti a proposito de La segretaria dei Beatles. Proiettato ieri nelle sale italiane, è un documentario (titolo originale Good Ol’ Freda) dedicato a Freda Kelly, segretaria del fan club dei Beatles durante tutto l’arco della vita del gruppo.
“I Beatles sono un’enciclopedia. La loro opera omnia è racchiusa nell’arco di un decennio. E’ una storia molto inglese, molto europea; è l’altra campana della storia a stelle e strisce di dieci anni prima. All’interno di questa grande silloge Freda Kelly rappresenta una delle famose fonti dirette, rimasta fino a oggi inaccessibile (Freda non ha mai rilasciato interviste o scritto libri a proposito della sua esperienza). Nei Beatles si trova un’incredibile mole di cose che possono essere commentate e ricommentate e il contributo di Freda è davvero di prima mano. Oltre a questo, bisogna dire che la sua storia è incredibile e deliziosa, come delizioso è il film.
La ragazza è un’accalorata fan della prima ora, va ad ascoltare i Beatles più di cento volte al puzzolente Cavern di Liverpool. In quel momento di passioni travolgenti chiunque poteva avere un ruolo e Freda diventa la segretaria del fan club dei quattro concittadini non ancora star. In lei vive la voce dell’innocenza dei Beatles, quella che finisce con il film Help! e il famigerato 1967. I Beatles erano geni naïf con una straordinaria alchimia collettiva; nel 1967 il fronte compatto dei quattro amici si spezza di fronte alla morte (quella di Brian Epstein) e all’età adulta. Freda sottolinea come i Beatles volessero una gestione completa del loro patrimonio artistico di fronte ai fan e lei rappresentava l’anello di congiunzione fra i Beatles e un pubblico che meritava rispetto. Una materia narrativa tanto radiosa viene raccontata da una persona uguale a noi.
Perché Freda Kelly non si è arricchita come avrebbe potuto? Forse perché quando sei depositaria di qualcosa di più grande di te, quella è la ricompensa. Per chi ama i Beatles e la loro epoca, il film spezza il cuore. Dimostra che gli anni ’60 erano davvero così. La segretaria ci dice che è successo davvero, è una garante. È una ragazza di 17 anni che scopre il mondo attraverso i Beatles e tramite lei noi scopriamo quanto fosse vera una celebre frase di Paul McCartney: ‘Ci siamo messi assieme per i soldi e per le ragazze, poi abbiamo capito che potevamo migliorare il mondo e abbiamo continuato a farlo’. Dobbiamo essere riconoscenti ai Beatles e il film ce lo ricorda. Spero che lo vedano molti ragazzi e capiscano che il mondo si salva anche in un modo un po’ così, un po’ naïf come erano, agli inizi, John, Paul, George e Ringo.”
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Good Ol’ Freda – Official Trailer