Cesare Basile e i Caminanti @ San Salvi Città Aperta

Cesare Basile e i Caminanti @ San Salvi Città Aperta  – (Firenze, 23.06.2017)

Cesare Basile e i Caminanti @ San Salvi Città Aperta

Dopo un paio di mesi circa dal primo tour primaverile Cesare Basile e i suoi Caminanti sono tornati a Firenze per un secondo round. Questa volta nel cortile all’aperto dell’ex manicomio di San Salvi. Ormai uno dei punti fermi delle estati musicali fiorentine. E ancora una volta è valsa la pena di tornare ad ascoltarlo. Il concerto ha riproposto integralmente l’ultimo, bellissimo disco del musicista siciliano, U Fujutu Su Nesci Chi Fa. L’immancabile e richiestissimo bis ha invece deliziato gli spettatori con brani tratti dai dischi precedenti. Particolarmente degne di nota Araziu Stranu da Tu Prenditi L’amore Che Vuoi E Non Chiederlo Più. E una versione particolarmente intensa e “dura” di Strofe Della Guaritrice da Sette Pietre Per Tenere Il Diavolo A Bada.

Cesare Basile e la Sicilia

Il leader, che alterna l’acustica a una chitarra tenore e a una Telecaster, lega spesso un pezzo all’altro con brevi e sobrie introduzioni. Se non altro per attenuare l’impatto dello scoglio linguistico. Anche se bisogna riconoscere che il senso e il fascino della “poetica civile” di Cesare Basile si colgono immediatamente anche dietro l’apparente velo del siciliano. Ciò per merito della musica, di questo blues mediterraneo che dal vivo accentua ancora di più il suo carattere “etnico” e, per così dire, tribale.

E soprattutto per l’assoluta prevalenza che in certi momenti prendono le percussioni. Suonate da quasi tutti i membri del gruppo, che talvolta lasciano il leader pressoché da solo con voce e chitarra a occuparsi di armonia e melodia per lanciarsi in una ritmica ossessiva. Percussioni che non si limitano agli strumenti più o meno tradizionali, ma si servono spesso anche di bastoni. Che richiamano il “lignu di mennula amara” cantato in Cincu Pammi, battuti sul pavimento di legno del palco.

I Caminanti sul palco con Cesare Basile

In questa sua avventura peninsulare Basile è accompagnato, come del resto gli accade sempre, da musicisti di prim’ordine. Massimo Ferrarotto alla batteria e Luca Recchia al basso costituiscono una sezione ritmica tanto affidabile quanto fantasiosa.

Cesare Basile e i Caminanti @ San Salvi Città Aperta

La statuaria tranquillità “nordica” di Sara Ardizzoni alla chitarra elettrica fornisce un tappeto chitarristico impeccabile al leader. Concedendosi anche qua e là momenti di protagonismo sommesso quanto raffinato, mai sopra le righe. La “discrezione” della sua presenza scenica costituisce inoltre un singolare contrappunto all’invasamento da baccanti di una come sempre strepitosa Simona Norato (tastiere, ukulele, flauto, percussioni e chi più ne ha più ne metta!) e della piacevolissima sorpresa Valeria Cimò al tamburello e canto.

 

Le ultime due spesso “aiutano” Basile anche a legare un pezzo con l’altro. Mettendo in scena con le loro voci vere e proprie “scene di paese”. Imbastendo dialoghi di voci popolari che riescono a trasportarci nella piazzetta di un qualche paesino siciliano in cui si raccolgono dicerie su compaesani. E magari si attende l’arrivo di un cantastorie o l’inizio di una rappresentazione del teatro dei pupi. Non si può che concludere con un modesto consiglio: se Cesare Basile e i Caminanti capitano dalle vostre parti, non ve li perdete. Valgono assai più del prezzo del biglietto!

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“Giovane” ultrasessantenne, ha ascoltato e ascolta un po' di tutto: dalla polifonia medievale all'heavy metal passando per molto jazz, col risultato di non intendersi di nulla! Ultimamente si dedica soprattutto alla scoperta di talenti relativamente misconosciuti.

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