classifica 2023 tomtomrock

La classifica rap e r’n’b

Rispetto agli scorsi anni, decido di ampliare questa classifica di settore dal solo rap al r’n’b per almeno due motivazioni: la classifica dei migliori dischi del 2023 è deludente per quanto concerne il rap, cosa già notata lo scorso anno, quando aggiungevo però che “l’hip-hop informa numerosi fra i dischi che ho amato quest’anno: Beyoncé, Rosalía, Wu-Lu, Stromae, Kae Tempest includono elementi hip-hop nella loro musica, segno che ormai è divenuto un linguaggio più ampio del rap stesso”.

Nelle valutazioni del 2023, allora, ho deciso di includere almeno i titoli dell’universo r’n’b, che è molto ampio, andando dalle ballate melense ad alcune delle migliori novità di questi ultimi anni (Frank Ocean, se ci sei batti un colpo). In cima troviamo lo sperimentalismo folle ma potente di JPEGMAFIA & Danny Brown, diciamo pure di ambito decisamente rap, mentre al secondo abbiamo gli Young Fathers, che fanno benissimo anche in classifica generale, e che wikipedia definisce “Lo-fi indie soul alternative hip hop indietronica art pop avant-pop noise pop” (fate un po’ voi).

Al terzo un disco che esce totalmente da tale ambito, quello del francese Eddy De Pretto, che con l’hip-hop ha sempre giocato essendo la musica prevalente dei luoghi in cui è cresciuto, ma che in Crash Coeur mescola con una rivisitazione del suono The Neptunes, il tutto mediato dalla canzone francese. E d’altra parte, Amaarae con Fountain Baby fa la stessa cosa, però partendo dai suoni dell’Africa. C’è poi Slowthai con il suo disco meno rap finora. Danny Brown ottiene un risultato eccellente con Quaranta (la recensione arriva prossimamente), disco introspettivo e molto sentito. Il duo Paris Texas è una delle grandi novità, moderatamente notata qui da noi, con la capacità di spaziare dal rap all’indie. Killer Mike non fa benissimo come nel precedente solo R.A.P. Music, ma comunque bene. Nel r’n’b si noterà l’assenza di SZA, che piace tanto ma che non va oltre il ‘carino’ per quanto mi riguarda, a favore di due artiste pure ormai affermate quali Kali Uchis e Janelle Monae. In ambito rap si noterà l’assenza di dischi che sono andati forte nelle classifiche estere quali Noname e Maps di Billy Woods and Kenny Segal, ai quali il talento non manca, e che però mi annoiano abbastanza

(Marina Montesano)

  1. JPEGMAFIA & Danny Brown – Scaring the Hoes
  2. Young Fathers – Heavy Heavy
  3. Eddy De Pretto  – Crash Coeur
  4. Paris Texas – Mid Air
  5. Slowthai – UGLY
  6. Danny Brown – Quaranta
  7. Amaarae – Fountain Baby
  8. Kali Uchis – Red Moon in Venus
  9. Killer Mike – Michael
  10. Janelle Monae – The Age Of Pleasure
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