La classifica hip-hop
Una top tom 2024 abbastanza polemica verso l’hip-hop, ma non solo. Intanto, per l’inserimento di due prime posizioni che non sono dischi rap: si discute (abbastanza sterilmente) se Cowboy Carter di Beyoncé sia ‘country’, ma il disco è un successo perché incamera molta della black music del passato e del presente alla luce di una produzione nettamente hip-hop. E che dire dello splendido disco di Kim Gordon, che ha fatto storcere il naso a qualche purista rock per i ritmi trap dei suoi momenti migliori? E che nessun rapper accetterebbe nel suo recinto? L’hip-hop non è solo rap e ormai permea ambiti musicali più ampi, di qui la scelta. Per il resto, tocca costatare che, se ci si volge al rap ‘puro’, quest’anno ha visto alcuni ritorni, fra i quali quello di Eminem in una forma come non si vedeva da tempo, ovviamente snobbato dalla critica. Al pari di JPEGMAFIA, Kendrick Lamar non delude, sebbene il suo pezzo migliore del 2024, Not Like Us, epico diss di Drake, non sia in GNX. La vera novità però arriva all’Irlanda dei Kneecap, che immettono nel genere la rabbia che ormai manca nel rap americano.
Generalmente non parliamo di rap italiano perché poco lo ascoltiamo. Marracash con il suo È Finita La Pace si piazza decisamente una spanna sopra tutti gli altri.
(Marina Montesano)
- Beyoncé – Cowboy Carter
- Kim Gordon – The Collective
- Eminem – The Death of Slim Shady
- Kendrick Lamar – GNX
- JPEGMAFIA – I Lay Down My Life For You
- Kneecap – Fine Art
- Tyler the Creator – Chromakopia
- Doechii – Alligator Bites Never Heal
- Vince Staples – Dark Times
- Michael & The Mighty Midnight Revival – Songs For Sinners and Saints