Try (Try To Fall In Love) di Rick Nelson diventa Irene di Roberto Vecchioni. Ma non è esattamente così…
Nel 1975 Roberto Vecchioni pubblica Ipertensione, suo primo album della fase maggiore che culminerà due anni dopo con il successo di Samarcanda. Ad aprire il lavoro c’è l’unica cover in scaletta, Irene, che porta la firma di Vecchioni per il testo italiano e del misterioso Norman C. Des Rosiers per quanto riguarda la melodia. In italia siamo in pieno boom cantautoriale e la musica passa sovente in secondo piano rispetto alle parole, parole che qui suscitano un certo interesse in quanto dedicate alla prima moglie del musicista milanese, Irene Bozzi. Ci si contenta dunque di sapere che il brano originale si chiama Try (Try To Fall In Love), qualche mese prima modesto successo a 45 giri per Rick Nelson & The Stone Canyon Band.
Brevissima biografia di Rick Nelson
Il bel Rick (inizialmente Ricky) Nelson è, negli anni ‘50 e ‘60, figura popolare sia come cantante a metà fra rockabilly e ballata midtempo sia come personaggio della sitcom televisiva Ozzie & Harriett con protagonista la sua famiglia. Tra fine anni ‘60 e inizio ‘70 cambia stile passando, con minori riscontri commerciali, al country-rock ed è in questa vena che incide Try (Try To Fall In Love). Scomparirà nel 1985 a soli 45 anni in un incidente aereo.
La traduzione del testo di (Try (Try To Fall In Love)
A volte tutto funziona bene
E a volte è proprio l’opposto
Ma davvero importa poco
Dipende da quanto veloci sono l’ascesa e la caduta
L’importante è non restare in basso troppo a lungo
Se cerchi e cerchi d’innamorarti
Quella è la chiave di tutto
È il richiamo del vento
Che suona la sua musica per te
Quando ti senti giù
Se provi a guardare in alto
Su verso le nuvole e il cielo
Lì c’è la musica,
Puoi averla
Quando t’innamori
A volte la musica non viene fuori troppo bene
E a volte non c’è molto da dire
Non è una cosa grave, è la canzone che senti
E nel momento in cui l’hai pensata
Diventa vera
Oppure non l’avresti fatto
Se cerchi e cerchi d’innamorarti
Quella è la chiave di tutto
È il richiamo del vento
Che suona la sua musica per te
Quando ti senti giù
Se provi a guardare in alto
Su verso le nuvole e il cielo
Lì c’è la musica
Puoi averla
Quando t’innamori
(il testo originale è a fine articolo)
Il testo di Irene
Oh certo che può sembrare inutile
Una stazione a chi non parte mai
Ma i treni che davvero portan via
Non han fiori sui sedili
Ma da fuori non lo sai
Devi entrarci per sapere dove vai
Irene, non aspettare più
La spiaggia era d’oro per illuderci
Col vantaggio di non pensarci su
Non è il tempo della volpe
Ora è il corvo il mio dio
Questo niente nella mano, sono finalmente io
Corri via, via, scappa via
Ma devi farlo da te
Senza starlo a chiedere
Come fai, sempre fai
Con tutto quel che hai
Corri via, via, scappa via
Insieme o contro di me
Non importa, basta che
Cerchi tu, solo tu
Di scegliere chi sei
I gufi che porti sulla spalla tua
Ti mangiano gli occhi e non li mandi via
C’è il vantaggio di non pensarci su
È una vita che ti dicono: “da sola tu non puoi”
Che ti dicono: “poi ci ringrazierai”
E a volte la musica non viene più
E allora vorrei che mi capissi tu
E guardassi con rabbia insieme a me
Tutto il tempo da borghesi
Perso a coltivar ninfee
Senza mai capire gli uomini e le idee
Corri via, via, scappa via
Ma devi farlo da te
Senza starlo a chiedere
Come fai, sempre fai
Con tutto quel che hai
Vieni via, via, scappa via
Insieme o contro di me
Non importa, basta che
Cerchi tu, solo tu
Di scegliere chi sei
Il confronto fra Try (Try To Fall In Love) e Irene
Come nel caso di un altro brano trattato in questa rubrica, The Wonders You Perform/ Domani è un altro giorno, anche stavolta la riscrittura italiana appare superiore all’originale in lingua inglese.
Nelson parla di amori perduti, dell’importanza del reinnamorarsi e della musica come supporto nei momenti difficili. L’approccio di Vecchioni è più articolato: sottende il discorso amoroso dedicato a Irene per costruire un invito, in perfetta sintonia con l’epoca, a liberarsi dalle convenzioni sociali, incluse quelle familiari (pare di capire che i genitori di Irene non vedessero di buon occhio il professore-cantautore). Se la metafora dei gufi-guardiani del potere suona un po’ forzosa, molto suggestiva è l’iniziale immagine stazione-treno, così come bello nella sua indifesa onestà è l’unico verso tradotto fedelmente (“E a volte la musica non viene più” / “Sometimes the music don’t come out to well”). Più in generale a lasciare il segno è l’idea dell’amore come spinta a uscire dal proprio guscio, a diventare migliori.
Lo stesso discorso si può fare per la parte musicale: leziosa e stracca quella di Nelson (anche se la durata è di appena tre minuti), nitida e bene articolata nel suo crescendo quella di Vecchioni e dei suoi strumentisti che portano senza fatica il pezzo oltre i sei minuti. In ogni caso resta fuori discussione il fascino della lineare e coinvolgente melodia firmata da questo strano Norman C. Des Rosiers.
Interludio: viva i piccoli negozi di dischi
Solo in un piccolo negozio di dischi ti può capitare di trovare dietro al banco di vendita l’appassionato di oscurità soniche Dario che ti dice: “Ho provato a sentire un vinile usato della sezione Americana, ‘Bout Time di tale Cooker, e ci ho trovato un pezzo che è stato rifatto da Vecchioni”. La frase è accolta con felice sorpresa e la verifica d’ascolto è immediata.
Ma chi è Cooker?
A questo punto è inutile precisare che il pezzo – datato 1974 – è proprio la futura Irene. Le ricerche online danno pochi risultati, ma consentono di scoprire che Cooker è il nome d’arte di Norman Charles Des Rosiers, musicista di modesta notorietà nativo di Champagne, Illinois. Nella seconda metà degli anni ’60 è componente di un gruppo garage chiamato Groupies e poi solista per il già citato ‘Bout Time. La sua Try (Try To Fall In Love) esce anche come singolo arrivando alla posizione 88 negli Hot 100 di Billboard per poi venire quasi subito dimenticata. La cosa interessante è che questa versione, solo chitarra acustica e archi, suona più intrigante e vissuta rispetto alle languidezze ricknelsoniane, sempre che si riesca a superare il trauma di una voce che all’inizio fa pensare al Paperino dei cartoni animati dopo un paio di drink.
Vecchioni ha ascoltato Nelson o Cooker?
C’è ancora una cosa da aggiungere a proposito delle parti cantate. Pur con un timbro diversissimo, l’interpretazione di Vecchioni non si discosta troppo da quella di Cooker, specie nelle note alte del ritornello. E anche le due chitarre acustiche iniziali suonano simili. Dunque potrebbe essere stato il non più misterioso Des Rosiers l’ispiratore primario e non, come si è sempre pensato, Rick Nelson.
Chissà se è davvero andata così e in tal caso, data la scarsissima circolazione dell’album ‘Bout Time, non è possibile che la copia ascoltata da Vecchioni sia la stessa approdata mezzo secolo dopo nel piccolo negozio di dischi? Ah, se i vinili potessero parlare!
Aggiunta importante: come si può leggere nel commento all’articolo da parte di Giorgio Zito, collaboratore di Tomtomrock, il volume “Voci a San Siro” di Sergio Secondiano Sacchi riferisce di un incontro fra Roberto Vecchioni e Norman C. Des Rosiers/ Cooker nella sede della Chappell.
Il testo originale di Try (Try To Fall In Love)
Sometimes everything works out okay
And sometimes it seems to go the other way
But it really doesn’t matter at all
It depends upon how quickly you rise and you fall
If you’re sure you don’t stay down to long
If you try, try to fall in love
Now it’s the key to everything
It’s the calling of the wind
It seems to you it plays to you
When you are down
If you try, try to look above
Up in the clouds and in the sky
That is where the music lies
You can have it
When you fall in love
Sometimes the music don’t come out to well
And sometimes there isn’t really much to tell
Nothing’s wrong, it’s a song you feel
And the moment you thought of it
It must have been real
Or you wouldn’t even thought of it
If you try, try to fall in love
Now it’s the key to everything
It’s the calling of the wind
It seems to you it plays to you
When you are down
If you try, try to look above
Up in the clouds and in the sky
That is where the music lies
You can have it
When you fall in love
Secondo quanto riportato da Sergio Secondiano Sacchi in “Voci a San Siro” (Arcana Editore 1992), Vecchioni conobbe Norman Des Rosiers alla Chappell.
Grazie Giorgio! Questo conferma la supposizione che Vecchioni si sia ispirato a Cooker ‘saltando’ il più noto Rick Nelson. Chissà come è andato l’incontro…