It’s The End Of The World As We Know It diventa A Che Ora È La Fine Del Mondo.
A Che Ora È La Fine Del Mondo è, più o meno, la versione italiana di It’s The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine) dei R.E.M. Si tratta, probabilmente, dell’unica canzone del gruppo di Athens che abbia ‘goduto’ di questo trattamento.
L’artefice della riscrittura è il cantautore Luciano Ligabue, all’epoca ancora fresco e pimpante dopo il successo dei suoi primi tre dischi. Ligabue sostiene che riascoltando il brano ebbe l’intuizione di adattare il testo di Michael Stipe, che risale al 1987 (l’album è Document, quello che fa diventare celebre la band), alla realtà italiana dell’epoca (1994) dominata dall’affermazione delle tv berlusconiane.
L’oscurità dei R.E.M.
Le differenze tra i due brani sono sfumate, ma significative: nel titolo, e ovviamente nel refrain, la versione nostrana abbandona la perentoria constatazione dell’originale (“E’ la fine del mondo come noi lo conosciamo/ E mi sento bene”) in favore di una domanda, all’apparenza piuttosto assurda, sull’orario della fine del mondo. In realtà sembra che la frase citi la telefonata di un radioascoltatore durante la trasmissione ‘La Guerra Dei Mondi’, il celebre radiodramma di Orson Welles del 1938 durante il quale molti ascoltatori statunitensi credettero davvero che gli alieni avessero invaso la Terra.
The other night I drifted nice continental drift divide
Mountains sit in a line, Leonard Bernstein
Leonid Brezhnev, Lenny Bruce and Lester Bangs
Birthday party, cheesecake, jellybean, boom
You symbiotic, patriotic, slam but neck, right, right
La ‘chiarezza’ di Ligabue
Per quanto riguarda l’originale, bisogna ammettere che l’indecifrabilità di molti testi dei R.E.M è talvolta molesta e in questo caso molto evidente. Basti solo notare (v. sopra) la citazione di Leonard Bernstein, Leonid Breznev, Lester Bangs e Lenny Bruce, personaggi che condividono solo le iniziali e che sembrano centrare poco con le altre parole in libertà. Al contrario la versione di Ligabue rivela una certa coerenza nel cogliere il cambiamento sociale in atto all’epoca nel nostro paese, sottolineandone gli aspetti più negativi. Il successo della canzone, grazie ad un video molto efficace e ai ‘’cazzi vostri in onda’’ del testo, lanciò nelle classifiche anche il raffazzonato disco omonimo, una raccolta di brani sparsi di alterno valore.
Forse il rocker emiliano ringrazia ancora adesso i R.E.M. per il ‘prestito’, ma loro, ahinoi, non ci sono più, mentre lui continua imperterrito…
Forse là di là mancherà qualcosa:
casa, chiesa, tele o cosa?
Serial killer,
serial politici,
morti in diretta,
i migliori casi clinici
I cazzi vostri in onda, ok? Ok!
A che ora è la fine del mondo?
A che ora è la fine del mondo?
A che ora è la fine del mondo?
Che rete è?
P.S. Come si può notare, la grafica di copertina del singolo di Ligabue è concettualmente la stessa del 45 giri dei R.E.M. Probabile che la cosa sia voluta, ma non abbiamo trovato notizie al riguardo.