DANIELA PES PREMIO CIAMPI 2024Daniela Pes

Siamo In Cattive Acque, ma non nella XXVII edizione del Premio Ciampi – Teatro Goldoni, Livorno 21 novembre 2024.

Siamo In Cattive Acque è il titolo del disco di inediti riscoperti di recente di Piero Ciampi che è stato presentato dal suo curatore Enrico De Angelis nel corso della XXVII edizione del Premio che la sua città dedica al cantautore. Per l’occasione abbiamo potuto ascoltare una delle canzoni Se, Ma, No nella quale Ciampi si esibisce in una sorta di spoken word fra amarezza e ribellione.

Ma “siamo in cattive acque”, frase ritrovata in un’agendina del cantautore è anche il titolo della serata, quantomai appropriato visto i tempi torbidi e angosciosi che stiamo vivendo, ma non certo per la musica che anche stasera si è dimostrata più viva che mai: del resto si sa che i momenti di crisi, di incertezza sono spesso i più fecondi per l’arte. Ed è stato bello nel corso della serata ascoltare e apprezzare musicisti molto diversi tra loro, ma tutti accomunati dal desiderio di non piegarsi alle mode, di esprimersi in maniera personale e originale;  anche loro sono in fondo degli outsider, ripensando al titolo della rassegna dell’anno precedente. La serata è stata presentata con uno stile misurato d’altri tempi, e questo è proprio un complimento, da Paolo Pasi e si è svolta in quasi quattro ore che sono volate via senza tempi morti, grazie al lavoro e all’abilità di tecnici e organizzatori.

La conferma con Marco Rovelli e la sorpresa con Nicole Coceancig

Ha aperto Marco Rovelli, meritato vincitore del premio per la miglior cover di Ciampi, che ha convinto pienamente la giuria, ma anche il pubblico, con la sua versione di Fino All’Ultimo Momento, interpretata con intensa partecipazione sottolineandone l’aspetto disperato anche grazie alla sofferta chitarra di Paolo Monti. Il brano è inserito nel suo nuovo lavoro L’Attesa, da lui definito un disco-libro, e dal quale ha interpretato la title track, una splendida ballata ispirata dall’attesa esausta di un autobus in una domenica a Palermo.

PREMIO CIAMPI 2024
Nicole Coceancig

È stata poi la volta della vincitrice del Premio di quest’anno, la giovane cantautrice friulana Nicole Coceancig, e qui devo fare un plauso alla giuria per l’ottima scelta; sono bastate le due canzoni eseguite a conquistare tutti e giustamente il pubblico le ha tributato un calorosissimo applauso. Cantati in dialetto friulano, i due brani hanno rivelato un’interprete di valore, capace di rendere il pathos e la drammaticità del tema cantato; il suo album Zhora, in uscita prima di Natale, è un concept sui una giovanissima pakistana in fuga verso il Friuli. La scelta del friulano ha dato alle canzoni una forza espressiva e comunicativa straordinaria e la accomuna a quel che sta facendo Cesare Basile col dialetto siciliano per cantare del dramma palestinese. Anche qui il dialetto diventa lingua universale, lungi dal rinchiudersi nel particolarismo. Accompagnata da un’ottima band, la Coceancig dimostra piglio e voce per cantare degli ultimi, degli outsider, non a caso alla fine ha salutato il pubblico invocando lo stop al genocidio in Palestina. Avessero un minimo del suo coraggio civile gli ormai imbelli nostri musicisti (dis)impegnati.

Nada, Theo Teardo e Blixa Bargeld, Micah P. Hinson

Nathalia Sales ha interpretato in stile bossa nova una canzone di Pino Pavone che ha recitato una poesia di Piero Ciampi.

Nada al Premio Ciampi
Nada

Momento molto atteso è quello in cui è salita sul palco un’altra illustre figlia di Livorno, parliamo di Nada che, fra il racconto del suo incontro appena diciottenne con Ciampi e la sentita interpretazione di tre brani da “Ho scoperto che esisto anch’io”, ha incantato tutti col suo carisma, ma anche per la semplicità e naturalezza con cui canta confermandosi come una delle grandi voci della musica italiana. A testimonianza dell’eclettismo proficuo e coinvolgente della serata sono saliti poi sul palco Teho Teardo e Blixa Bargeld. Fra sperimentalismo e umorismo nero, lo spremiagrumi umano cantato da Blixa ha conquistato tutti, anche se un alone cupo percorreva la sala, un assaggio goloso del loro ultimo lavoro Christian & Mauro.

Blixa al Premio Ciampi
Blixa Bargeld

Sull’esibizione del texano Micah P. Hinson e soprattutto sulla sua cover di L’amore è tutto qui ha già scritto su queste pagine Enio Bruschi e quindi non mi dilungherò.

Daniela Pes sul palco del Premio Ciampi

Che Daniela Pes sia stata una delle sorprese più clamorose di quest’ultimo periodo credo sia indiscutibile e bene ha quindi fatto il Premio Ciampi a invitarla. Si è esibita in solitudine con la Fender Stratocaster e la sua incredibile voce evocativa di mistero e profondità sconosciute: un set tanto breve quanto ricco di fascino, un flusso continuo di melodie e suoni che, grazie all’uso della voce come uno strumento e al suono acido della chitarra, non ha sofferto rispetto alla più ricca dimensione in trio con cui normalmente va in tour la musicista gallurese. Un premio meritatissimo anche a sottolineare che quando si fa musica sincera, personale, espressiva il pubblico se ne accorge; infatti non esiste musica difficile, ma solo musica buona e no.

Chiudono i Massimo Volume

A chiudere la serata una band storica dell’indie italiano, i Massimo Volume, che hanno ricevuto il premio per l’ormai trentennale carriera. Con Emidio Clementi, Vittoria Burattini ed Egle Sommacal c’era la nuova chitarrista Sara Ardizzone. Splendido il tappeto sonoro sostenuto dal drumming potente della Burattini, mentre Clementi. come è noto, più che cantare racconta storie,  cosa che in una rassegna intitolata a Ciampi ci sta benissimo.

Massimo Volume al Ciampi
Massimo Volume

Nel corso della serata sono stati premiati Gian Piero Reverberi che insieme al fratello Gian Franco, recentemente scomparso, ha fatto la storia della canzone italiana, la giovane Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli che ha proposto un toccante e ironico reading del suo ultimo lavoro, il poeta napoletano Vincenzo Frungillo e la poetessa olandese Ellen Deckwitz (entrambi vincitori del Premio Valigie Rosse) che hanno recitato una loro poesia.

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Nato nel 54 a Palermo, dal 73 vive a Pisa. Ha scritto di musica e libri per la rivista online Distorsioni, dedicandosi particolarmente alla world music, dopo aver lavorato nel cinema d’essai all’Atelier di Firenze adesso insegna lettere nella scuola media.

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