Tyler Grammy

Di Tyler, The Creator abbiamo parlato spesso su TomTomRock e il suo Igor è stato fra i dischi migliori del 2019. Torniamo con una retrospettiva sulla sua storia e la sua musica in occasione della vittoria di un meritato premio Grammy per il miglior album rap.

Recensione: Tyler, The Creator – Igor
Columbia – 2019

Meet Tyler Gregory Okonma

Tyler Gregory Okonma, conosciuto come Tyler, The Creator nasce a Los Angeles nel 1991 ed è ormai noto non solo come rapper ma anche come produttore discografico, musicista, stilista nonché leader del collettivo Odd Future. Per comprendere in pieno la storia musicale e stilistica dell’artista, nonché la pessima reputazione che una volta lo accompagnava, bisogna appunto partire da quest’ultimo gruppo.

Odd Future, prima band di Tyler, The Creator: quando nessuno avrebbe immaginato un Grammy

Gli Odd Future Wolf Gang Kill Them All (o OFWGKTA) sono un collettivo musicale hip-hop originario di Los Angeles e attivo dal 2007, di cui facevano o fanno ancora parte oltre a Tyler altri artisti ormai noti come Earl Sweatshirt o Frank Ocean. Tyler si crea la propria strada nel collettivo con dei mixtape, dalle lyrics e dalle performance incredibilmente offensive e provocatorie basandosi sullo shock factor tanto da far bandire il gruppo dalla Nuova Zelanda e dal Regno Unito. Gli Odd Future iniziano anche a pubblicare su youtube dei video e dei videoclip musicali per le loro canzoni con Tyler come frontman.

Tyler, The Creator solista

Nel 2009 rilascia come solista il mixtape Bastard dove fa riferimenti spinti alla violenza e al suo rapporto inesistente col padre. Sempre senza lasciare il collettivo, nel 2011 fa uscire il suo album di debutto Goblin. Il videoclip di Yonkers, canzone presente in quest’ultimo album, nel quale mangia uno scarafaggio, scioccando completamente lo spettatore, gli fa vincere un Video Music Award come Miglior Artista Emergente.

 

Questo però non lo aiuta nei suoi rapporti con la critica che continua ad etichettarlo come omofobo e misogino per via delle sue lyrics quasi sempre molto dark e pesanti. In diverse interviste Tyler giustifica il suo uso dell’insulto omofobo dicendo di usarlo spogliandone del significato e considerandolo, quindi, come una qualsiasi altra parola. In questo album l’artista tratta però anche di depressione usando spesso due suoi alter ego: Wolf Haley e Dr. TC-  già “usciti” anni prima in altri pezzi.

Wolf e Golf Wang

Nel 2013 rilascia Wolf, progetto sicuramente più sviluppato e rifinito degli altri.

 

Nel video clip di Tamale il rapper si filma in blackface censurando le clip in post produzione e chiamandolo “Modern day blackface per mostrare l’assurdità di quello che è e non è accettabile”. In questo periodo Tyler, o come si autodefinisce nel podcast The Shane show, “the annoying Tyler, me” esce e inizia a differenziarsi dalla sua figura controversa rimanendo però sempre nel suo stile. Questo “Tyler fastidioso” non è altro che un lato più umano, spesso anche troppo sensibile e creativo dell’artista. Dirige infatti uno spot pubblicitario per la Mountain Dew e sul network della Adult Swim esce Loiter Squad ovvero una versione meglio curata delle precedenti clip di Odd Future.

 

 

Il lato creativo dell’artista raggiunge però il massimo della sua visibilità quando la linea di T shirt Golf Wang si evolve in GOLF, un vero e proprio fashion brand che ad oggi conta collaborazioni con brands come Vans e Converse.

Cherry Bomb e gli ospiti importanti di Tyler, The Creator

Nel 2015 Tyler divide la critica con Cherry Bomb che riscuote un grande successo. L’album ha diverse influenze musicali, soprattutto rock e punk rap, nonché featuring importanti come Kanye West, Kali Uchis, Lil Wayne, Pharrell Williams e molti altri. In questi brani c’è un grande switch nelle lyrics: Tyler passa dal trattare temi omofobi e violenti al rappare di macchine costose e gioielli. Ciò accontenta la critica ma fa storcere il naso ai fan delle sue track più hardcore.

La sorpresa Flower Boy

Nel 2017 esce il suo quarto album prodotto in studio, Flower Boy, dove Tyler abbraccia sempre di più il suo lato vulnerabile parlando anche della sua sessualità, cosa che in maniera ancora più velata aveva già fatto nel 2013 in Domo 23 nell’album Wolf. In canzoni come I Ain’t Got Time! o Garden Shed l’artista fa appunto dei chiari riferimenti al suo non essere completamente etero scioccando così gli ascoltatori che non sono però sicuri che non siano dei troll. L’album è stilisticamente molto importante per lui come producer non solo per i featurings ma soprattutto perché riesce, con canzoni come See You Again, ad aggiungere delle note più melodiche alla sua musica mantenendo però il suo stile in altri brani come Who Dat Boy.

 

Tyler, The Creator, Igor e il Grammy

Nel 2019 Tyler con l’album IGOR sciocca la critica e i fan in positivo presentando una fusione riuscitissima tra i suoi stili in un album, anche stavolta completamente scritto, arrangiato e prodotto da lui, che gli fa vincere un Grammy. Nell’album Tyler si dimostra completamente succube di “IGOR” che può essere interpretato sia come un amante o, meno superficialmente, addirittura come un ennesimo alter ego, facendosi trasportare da ogni singola emozione ed esprimendola nel dettaglio. Igor è allo stesso tempo un amante che lo rifiuta e il tramite di Tyler per esprimersi e dimostrarsi vulnerabile come non mai davanti al suo pubblico. L’artista ci tiene però a precisare come nell’album non si sia completamente reinventato ma che sin dai suoi primi mixtape questo, ovvero l’aprirsi anche emotivamente con gli ascoltatori, fosse il suo obiettivo: “I think it’s a through line through stuff from Bastard up until IGOR”.

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Finta bassista per The Bandwagon e insegnante di musica contemporanea per suo padre. Possiede vinili ma non giradischi ed è tristemente convinta che ascoltare musica degli anni 80/90 sia un tratto della personalità.

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