Lanterns On The Lake tornano con Spook The Herd e il loro suono ‘nordico’.

Da un disco dalla copertina nera, con una porta misteriosa che emana una luce azzurra, che musica ci si può aspettare? E da un gruppo di Newcastle, Inghilterra del Nord, nel secondo decennio del ventunesimo secolo? I due interrogativi, magari banali, aiutano però ad immaginare il paesaggio sonoro e la cifra esistenziale di Spook The Herd: ci si aspetta il buio dell’inverno, le distese di brughiera, il vento e il fragore del Mare del Nord. Ma anche ‘lanterne sul lago’ e ‘spaventa il gregge’ sono di certo un buon viatico!
Hazel Wilde figura chiave dei Lanterns On The Lake
A tutto si aggiunge un po’ di mistero, o almeno di novità, perché i Lanterns On The Lake, che esistono da una dozzina d’anni, sono sempre rimasti fuori dal radar di chi scrive. Dopo questa confessione, e l’esame di riparazione, si scopre che da ben cinque anni la band non usciva sul mercato (o almeno tre, se si conta l’interessante Live In Concert con la Royal Northern Sinfonia del 2017). Il gruppo è guidato dalla voce di Hazel Wilde, che scrive le canzoni e suona chitarra e piano; gli altri due membri storici sono il chitarrista elettrico Paul Gregory e il batterista Oliver Ketteringham. Dal 2014 il basso è nelle mani di Bob Allan e il caratterizzante suono del violino in quelle di Angela Chan.
I suoni di Spook The Herd
La musica dei Lanterns On The Lake è un pop sognante, algido ma deciso, con percussioni anche marziali, e pedali di chitarre così eterei da sconfinare nel suono delle tastiere. Le canzoni di Spook The Herd, secondo quanto dichiara Hazel Wilde, sono nate in solitudine, a Newcastle, e solo dopo consegnate al gruppo che le ha completate in uno studio dello Yorkshire. Inoltre la Wilde ha dichiarato che molti dei brani nascono da un’elaborazione profonda del lutto, allungando la serie di ottimi dischi che nascono dalle perdite di persone care. Una scoperta, quindi (per qualcuno) e una conferma, di certo, per i più attenti…
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