A Place To Bury Strangers portano Pinned in tour.
Pinned è il nuovo disco di A Place To Bury Strangers. La band noise rock proveniente da New York ha cambiato così tante volte formazione che delle origini non resta più nessuno. Ultimo cambiamento prima dell’uscita di Pinned e nuova arrivata Lia Simone Braswell, ex Le Butcherettes, che affianca alla batteria Oliver Ackermann e Dion Lunadon.
Pinned

L’ultima formazione porta un cambiamento anche nel suono degli A Place To Bury Strangers. Pinned è più dinamico, grazie alla batteria, nonché decisamente meno noise rispetto al passato. Va detto che il consenso intorno alla band e al suo suono, negli anni, è un po’ scemato. Pur mantenendo una base solida di fan, A Place To Bury Strangers non costituiscono più la scioccante novità di dieci anni fa. Giusto allora, a tre anni dal precedente Transfixiation, provare nuove strade.
Il basso lineare e post-punk dell’iniziale Never Coming Back la dice lunga sulle intenzioni del trio. Altra novità: la voce di Lia Simone Braswell che a tratti affianca quella di Oliver Ackermann, o addirittura la sostituisce. L’effetto complessivo è buono, e anche se Pinned non ha momenti davvero esaltanti, la nuova direzione potrebbe funzionare.
A Place To Bury Strangers Live @ Le Trabendo, Parigi, 26.04.2018
Senonché, al Trabendo, sono i ‘vecchi’ A Place To Bury Strangers a farsi sentire. Ma andiamo per ordine. Aprono i Buck Gooter, che qualche mese fa hanno pubblicato 100 Bells. Fra punk e dissonanze, anche vocali, suonano per un po’ più di mezz’ora.
Dopo la pausa sono di scena A Place To Bury Strangers. Scena che resta oscura per buona parte del tempo, tranne qualche flash di luci bianche o dei fari colorati che inquadrano da dietro i tre, conferendogli un’aura psichedelica. Serve a far concentrare il pubblico sulla musica, che è sì a livelli di saturazione abbastanza notevoli, ma non poi tanto da giustificare l’etichetta di ‘band più rumorosa’ nell’ambito di un genere già piuttosto rumoroso di suo.
La setlist del concerto
A parte questa immersione, attesa conoscendo A Place To Bury Strangers, stupisce la scelta delle canzoni. La setlist presenta soltanto un pezzo da Pinned, e pesca invece ampiamente dal repertorio passato. Quasi che nella dimensione live la band decida di non seguire il nuovo corso, ma di restare ancorata al suo passato. Incluse le passeggiate fra il pubblico di Dion Lunadon, sempre nella semioscurità, mentre il livello del riverbero riempie il Trabendo.
Solo momento di pausa quasi folk per la Harp Song cantata e suonata da Lia Simone Braswell mentre una luce la inquadra. Ma non è che un attimo in un set compatto e senza concessioni. I fan del noise rock escono rassicurati dal concerto parigino.
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