Etienne Daho @ Festival Days Off

Etienne Daho @ Festival Days Off, Philharmonie, 7 luglio 2018.

Etienne Daho Festival Days Off

Il festival Days Off, avviandosi alla conclusione, celebra uno dei grandi compositori e interpreti della canzone francese. Etienne Daho arriva sulle ali di uno fra i suoi dischi più riusciti, nonché uno dei più belli dello scorso anno. Il tour per presentare Blitz parte dai festival estivi per approdare nei prossimi mesi anche nelle sale, inclusa una residency di cinque serate già sold-out all’Olympia. Diciamo che il Days Off offre una via di mezzo: è un festival, ma con il privilegio di ascoltare Daho nella bella cornice della sala Pierre Boulez, dove pochi giorni fa David Byrne ci ha entusiasmati.

La Philharmonie e Daho

Etienne Daho Festival Days Off

In questo 2018, Etienne Daho è già stato protagonista alla Philharmonie per una bella mostra, da lui curata, sulla storia del pop (e dintorni) francese. Una successione multimediale di immagini e video, illustrati dalla voce di Daho, che partendo dagli anni ’60 e arrivando fino all’attualità consentono di comprendere la ricchezza di una tradizione musicale della quale in Italia abbiamo a volte soltanto una vaga idea.

Tristesse Contemporaine aprono per Etienne Daho

Prima di Etienne Daho sono di scena Tristesse Contemporaine, band che ha la sua residenza a Parigi, ma i cui membri provengono da parti differenti del mondo. Hanno all’attivo tre album, fra i quali Start And Stop uscito lo scorso annel 2017no. Bella presenza scenica e soprattutto belle canzoni, che potremmo catalogare come new wave con rimandi vari, dai Suicide ai Cure, ma anche piuttosto personali. Dovrebbero essere più noti, e speriamo lo diventino.

Etienne Daho sul palco del Festival Days Off

Etienne Daho Festival Days Off

 

Ore 21.30, è il momento di Etienne Daho. Entra la band e sulle prime note di Les Filles du Canyon arriva anche lui, accolto da un’ovazione. Si capisce immediatamente il rapporto affettivo che lega il pubblico a Daho e alle sue canzoni. Le prime sono tratte o dal nuovo Blitz, e hanno quindi atmosfere più psyché, oppure da La Notte, La Notte del 1984, e suonano dunque più pop, anche se gli arrangiamenti le rendono attuali, non datate. Alla fine saranno questi i due dischi più rappresentati. Per il resto, ci sono alcuni fra i maggiori successi di Etienne Daho, ossia una sequenza di canzoni memorabili. Des Attractions Désastre, Le Premier Jour (Du Reste De Ta Vie), Epaule Tattoo, e in chiusura una magnifica Ouverture, lasciano tutte il segno.

Etienne Daho: 18 canzoni non bastano

La band è potente, la messa in scena bella senza strafare, ma ovviamente il centro dell’attenzione è lui, Etienne Daho: in gran forma, elegante, ammiccante ed evidentemente felice di essere sulla scena. Torna per due encores piuttosto tirati: una Summertime, una canzone degli Ultra Orange, e Apres le Blitz.

Etienne Daho Festival Days Off

Unica pecca del concerto la durata: alla fine un’ora e mezza e diciotto brani, in teoria niente di cui lamentarsi. Ma sono tante le canzoni che avremmo voluto ascoltare. Il penultimo, bellissimo Les Chansons de l’Innocence Retrouvée, resta del tutto fuori. E così anche molti vecchi classici o diverse canzoni notevoli dell’ultimo Blitz. Insomma, un’altra ora almeno ci sarebbe voluta. Ed è forse il commento più significativo per raccontare la serata.

Etienne Daho Festival Days Off

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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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