Concerto: Father Murphy @ San Salvi - Firenze

Ultimo tour per Father Murphy?

Da tempo mi ero ripromesso di (ri)vedere dal vivo Father Murphy, ma poi impegni e casi della vita (e il fatto che i concerti iniziano troppo tardi per chi l’indomani si deve alzare presto chessò per lavorare e/o portare i figli a scuola) mi avevano frustrato ogni buon proposito. La notizia che questo sarà il loro ultimo tour ha trasformato il proposito in una necessità.

L’Estate Fiorentina @ ex ospedale psichiatrico di San Salvi – Firenze, 8 luglio 2018

Concerto: Father Murphy @ San Salvi - Firenze

L’occasione me l’ha fornita l’Estate Fiorentina e l’interessante quanto eterogenea programmazione del festival “Is That Folk?” all’ex ospedale psichiatrico di San Salvi. Uno spazio verde immerso nella semi oscurità con un baretto occasionale. Il tutto accanto al padiglione del reparto epidemiologico dove per tutta la serata mi son chiesto se per caso non vi fosse ricoverato il paziente zero di qualche contagiosissima malattia – a un certo punto si è anche accesa una luce dietro una finestra protetta con delle sbarre…

I Serpentu aprono per Father Murphy

La serata è stata aperta dai Serpentu – band di Prato/Pistoia – che però nella sua mezz’ora a disposizione ha mostrato tutti i propri limiti. Ensemble originale (due chitarre e una viola), brani lenti e che vorrebbero essere intensi, ma non convincono le parti strumentali, troppo elementari, né i vocalizzi, vuoi per le voci anonime, vuoi per l’assenza di un serio studio degli intrecci.

È il momento di Father Murphy

 

Alle 23 salgono finalmente sul palco i Father Murphy con indosso le candide tuniche d’ordinanza. Comincia Chiara con le solenni percussioni che ci introducono nelle atmosfere di Rising, l’ultimo capolavoro della band. Chi li segue sa che la loro è una realtà unica nel panorama italiano, capace peraltro di una forte credibilità internazionale. Classico nome di culto, se vogliamo, che meriterebbe però un’attenzione ben più partecipata. Il disco viene suonato per intero e la prova è ricca di fascino, nonostante un impianto che fa le bizze. Uno di fronte all’altra, l’eterea voce di lei in contrasto con quella terrena di Federico in un reciproco scambio di sguardi intensi ed infiniti. Musica scarna e carica di forza evocativa e una presenza scenica semplice ma efficace fino all’encomio, le due figure che lasciano il palco e si incamminano per farsi inghiottire dalle tenebre. Vorrei dire loro di non smettere, perché chi ha questa forza espressiva ha il dovere di condividerla. A wound that bleeds….

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Avvocato e giornalista, marito devoto e padre esemplare, scrive di musica e fumetti sulle pagine de Il Tirreno e collabora/ha collaborato con numerose altre testate cartacee e non, oltre a non curare più un proprio blog. Fa parte della giuria del Premio Ciampi.

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