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23/6/2022: Kendrick Lamar – Milano Summer Festival, Ippodromo SNAI San Siro

L’estate live italiana ha visto arrivare a Milano due mega eventi nel giro di tre giorni, i Rolling Stones allo Stadio San Siro e Kendrick Lamar all’Ippodromo per il Milano Summer Festival. Da una parte una band di quasi ottantenni per un pubblico per la maggior parte di over cinquanta che per un giorno finge di essere ancora giovane (salvo tornare il giorno dopo alla consueta vita da adulto), dall’altra la più importante voce rap della nuova generazione, per un pubblico ampiamente under venticinque che ha il futuro davanti a sé, con ancora intatta la voglia di mordere la vita.

Concerto: Kendrick Lamar – Milano Summer Festival
@ Giorgio Zito

Visti entrambi da sotto il palco, punto di osservazione particolare, il confronto è impietoso: come passare da un museo pieno di opere d’arte, bellissime ma di un’altra epoca, ad ammirare un’opera d’arte nel momento della sua creazione, con tutto il suo potenziale nel saper raccontare il presente, e farlo con il linguaggio della contemporaneità. E non sarà un caso se a Kendrick Lamar nel 2018 è stato assegnato il “Premio Pulitzer per la musica”, primo musicista popular (cioè non di provenienza classica o jazz) a ricevere il più prestigioso riconoscimento americano per la musica definita colta.

Il ritorno atteso di Kendrick Lamar a Milano

Le aspettative per questo concerto erano altissime: non solo era il suo ritorno in Italia dopo quasi dieci anni, ma era anche la prima data del tour mondiale, cosa questa che ha portato a Milano un pubblico internazionale. Un palco completamente spoglio lascia intendere che lo spazio sarà riempito unicamente dalle parole del rapper di Compton. In realtà la band c’è, ma è nascosta dietro il fondale. Il palco è invece riempito da un vero e proprio corpo di ballo, che accompagnerà quasi ogni brano, coinvolgendo lo stesso Lamar nelle coreografie.

La setlist

Il tour di presentazione dell’ultimo album Mr. Morale & The Big Steppers lascia ovviamente molto spazio ai nuovi brani, ma non mancano i classici del repertorio di Lamar: si passa così, in una continua ovazione da stadio del pubblico, da Humble, a Loyalty, per proseguire con Element, Blood, M.a.a.d. City, King Kunta, The Blacker The Berry. Tra i più apprezzati, e forse anche meglio riusciti, Money Trees e DNA, eseguita con una performance pazzesca, Love, e le entusiasmanti e coinvolgenti Alright e Bitch, Don’t Kill My Vibe. Ma anche Savior, che Kendrick Lamar presenta come il suo brano preferito dell’ultimo disco. Forse è mancato qualche brano più atteso, come Die Hard, o magari un paio di bis nel finale. In realtà non c’è bisogno di bis, il concerto è perfetto così.

Musica per il presente

Si chiude dopo poco meno di novanta minuti intensissimi, in cui un Kendrick Lamar concentrato, preciso e infallibile ha dimostrato non solo le sue riconosciute doti tecniche, ma soprattutto la sua capacità di parlare del presente con estrema lucidità, di narrare, attraverso il racconto della sua vita, con i suoi problemi, gioie e dolori, quella del suo pubblico. Anche questa è la forza del rap, l’identificazione totale tra artista e pubblico, parlando la stessa lingua dei giovani, cosa che accadeva al rock negli anni ‘60 e ‘70, e ora non accade più.

Kendrick Lamar – Milano Summer Festival
@ Giorgio Zito

Kendrick Lamar parla al pubblico di Milano

Le uniche parole rivolte al pubblico arrivano a fine concerto, quando racconta che mentre lavorava al disco non vedeva l’ora di ritornare fuori in mezzo alla sua gente per incontrarla. Anche qui il rapper non dimentica il messaggio sociale: tutti abbiamo sempre qualche problema da affrontare, ma se ognuno di noi s’interessa e si prende cura del prossimo, possiamo superare le difficoltà e le barriere delle differenze di genere e colore. Infine, visibilmente emozionato e colpito dall’intensa e calorosa partecipazione del pubblico, promette che come il pubblico lo ha supportato in questi anni, lui supporta ogni singolo ragazzo sotto il palco, perché ha sempre percepito ognuno di loro “back in L.A.”, e questa è la ragione che ha reso stasera questo momento speciale, “right here”. Parole che ovviamente hanno raccolto l’ovazione del pubblico.

Kendrick Lamar nuovo street fighting man

Se non sarà il concerto dell’anno, è sicuramente uno degli eventi musicali più importanti di questo 2022 nel nostro paese. In fondo, “cosa può fare un povero ragazzo, se non …” prendere un microfono e raccontare la propria vita con delle rime sul beat? Pensiamoci: a cantare Street Fighting Man, oggi, non sarebbe più credibile Kendrick Lamar di Mick Jagger?

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Musicalmente onnivoro, tendo a non rinchiudere i miei ascolti in generi musicali definiti. Collaboro con radio locali e testate on line. Faccio parte della giuria di alcuni premi nazionali (Premio Tenco, Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale).

2 pensiero su “Concerto: Kendrick Lamar – Milano Summer Festival”
  1. Tutto bene, Kendrick è un artista fantastico e sintonizzato perfettamente con il suo tempo. Però street fighting man cantata da Jagger è ancora parecchio credibile non fosse altro che l’ha scritta lui. Quando Kendrick scriverà qualcosa di simile, ne riparleremo.

  2. Ha già scritto ‘qualcosa di simile’ cioè dello stesso peso, a partire da Alright. Poi certo che Jagger ha il diritto di continuare a cantare le sue canzoni: oggi si fa accompagnare dal coro dei bambini dell’Ucraina, forse è il suo modo per rendersi contemporaneo? DIciamo che non lo seguirei fino lì.

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