Nu Genea Live Band al Goa-Boa di Genova, 30 giugno 2023.

Chissà se la giovane fan dei Nu Genea che a un certo punto ha sollevato il cartello “ORE 10 MATURITA’ ORE 22 MARECHIA’” ha mai ascoltato Napoli Centrale, Musica Nova, E Zezi, Daniele Sepe. Probabilmente no, ma in caso affermativo riconoscerebbe senza fatica nella band guidata da Lucio Aquilina e Massimo Di Lena una meravigliosa, anche commovente, linea di continuità nel tempo – diciamo da metà anni ‘70 a oggi – e nello spazio  – diciamo da Napoli al Mediterraneo e poi oltreoceano fino a casa di Herbie Hancock – con quei nomi. Dunque parliamo di quella peculiarità molto partenopea di fondere folk, r’n’b, fun, pop e anche quello che per sbaglio capita nei paraggi.

Nu Genea Live Band: una vitalità connaturata alla musica

Intendiamoci, il concerto dei Nu Genea in versione Live Band è godibilissimo in sé e per sé, ma chi è più attempato della ragazza con il cartello  è ben felice di trovarsela di fronte quella linea di continuità e, cosa non da poco, di vede all’opera continuatori all’altezza dei maestri. 

In più, proprio ricordando antichi concerti, è ben felice nel trovarsi di fronte anche la stessa coloritura vivace e vitale data da una dimensione live interpretata come divertimento persino quando comincia a cadere una pioggia trasversale non proprio da estate mediterranea: Di Lena se la ride, asciuga le tastiere e indossa come fosse un abito di scena un impermeabile giallo lanciato da qualche generoso spettatore (e poi dicono dei genovesi). 

Inutile dire che il divertimento si estende da subito a un pubblico quasi tutto più giovane degli otto musicisti, un pubblico che riconosce i pezzi appena attaccano e sa a memoria i testi. Il circolo virtuoso delle buone vibrazioni (come si diceva una volta) fra platea e palco è anche un segnale di speranza in tempi difficile per quasi qualsiasi cosa. Avrà anche perso la sua centralità, ma la musica continua a lenire, aggregare, far viaggiare. 

I referenti li abbiamo citati in precedenza (magari aggiungendo Pino Daniele ed Enzo Avitabile) e sono quelli in cui anche i Nu Genea immaginiamo si riconoscano, eppure alla fine, nel lungo bis di Je Vulesse spunta una strana vena tra lo psichedelico e il puntuto che fa pensare ai  lontanissimi – per geografia e per suoni – King Gizzard & The Lizard Wizard. E dire che il testo è di Eduardo De Filippo. Mondi lontanissmi che si uniscono. Anche questo sa fare la musica.

Le foto sono di Gabriella Paradisi

       

   

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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