Shilpa Ray Firenze Circolo Arci Il Progresso ConcertoFotografia di Caterina Di Biase

Shilpa Ray al Circolo Arci Il Progresso

(Firenze, 14.10.2017).

Shilpa Ray Firenze Circolo Arci Il Progresso Concerto
Fotografia di Caterina Di Biase

A volte le dinamiche dei tour aprono prospettive impensate sia ai musicisti sia agli organizzatori. Una di queste favorevoli quanto casuali congiunzioni astrali ha portato la newyorkese Shilpa Ray ad esibirsi inaspettatamente al Circolo Il Progresso in una serata in cui era originariamente programmata solo l’esibizione del duo anglo-canadese composto da Lail Arad e da JF Robitaille. Ovviamente l’annuncio di questo “enhanced concert” ha portato ad un aumento in progressione geometrica del pubblico previsto, tanto che il locale era strapieno. E le attese non sono andate deluse!

Shilpa Ray presenta Door Girl

La scaletta ha privilegiato soprattutto l’ultimo disco Door Girl. Con qualche assaggio di canzoni anche dal penultimo Last Year’s Savage, tra le quali hanno spiccato soprattutto Pop Song for Euthanasia, Nocturnal Emissions e Johnny Thunder’s Fantasy Space Camp. Fra i pezzi più recenti ha colpito una versione particolarmente “arrabbiata” di EMT Police And The Fire Department, in gran parte cantata – ma potremmo dire “urlata” – in mezzo alle prime file del pubblico.

Shilpa Ray @ Circolo Arci Il Progresso Concerto
Fotografia di David “Jack” Lanzini

Sostenuta da una band molto affiatata e completamente al suo servizio, Shilpa ha alternato il piano elettrico con una sorta di mini harmonium portatile con mantice azionato a mano, dalla gamma di suoni tanto limitata quanto suggestiva e ben pilotata. Songwriter capace di scrivere testi “romanticamente” durissimi e di alternare e miscelare musicalmente rabbia punk, crooning new wave, martellamenti quasi rap e chi più ne ha più ne metta, è sostenuta in questo da una voce che sa ugualmente accarezzare e graffiare.

La personalità di Shilpa Ray

Non è un caso che abbia colpito così favorevolmente uno come Nick Cave. E’ come se in una stessa persona convivessero, e contemporaneamente, sia il Cave dei Birthday Party sia quello di Nocturama. E nei suoi momenti più “graffianti” a volte ricorda alla lontana perfino – anche per la presenza scenica – un’altra celeberrima “tigre” dei palcoscenici come Tina Turner! Per tutta la durata del concerto Shilpa non ha praticamente detto neppure una parola che non fosse cantata. Nessun discorso fra un pezzo e l’altro, perfino nessun “thank you” per rispondere ai numerosissimi ed entusiasti applausi del pubblico.

Shilpa Ray Firenze concerto
Fotografia di Caterina Di Biase

Ma questo non è certo dovuto a presunzione o a desiderio di mantenere le distanze. Anzi, sia prima che dopo il concerto si è rivelata persona cordiale e disponibilissima. Piuttosto trova le sue motivazioni proprio in una assoluta e “professionalissima” concentrazione – ancor più necessaria per una che sul palco si dà completamente e senza distrazioni – e nella necessità di tenere sotto controllo una voce molto duttile e sottoposta a un tour de force non indifferente. Quindi nessuna facile “ruffianeria”; solo il desiderio di offrire il meglio di sé ed essere giudicata unicamente per questo. E nessuna meraviglia che sia uscita provata da un concerto non lunghissimo – poco meno di un’ora e mezza – ma molto intenso. Per finire, due parole sugli altri protagonisti della serata.

Lail Arad e JF Robitaille aprono bene al Circolo Arci

Declassati, in un certo senso, ad opening act, Lail Arad e JF Robitaille hanno però beneficiato di un pubblico sicuramente assai più numeroso di quello preventivato. Che ha seguito con attenzione anche la loro esibizione, senza mostrare minimamente impazienza per l’arrivo della star della serata. Attenzione ripagata da un concerto gradevolissimo ad opera di due songwriter e performer di ottimo livello: nel solco della tradizione del cantautorato nordamericano il canadese, più ironica e “innovativa” l’inglese di origine israeliana.

print

“Giovane” ultrasessantenne, ha ascoltato e ascolta un po' di tutto: dalla polifonia medievale all'heavy metal passando per molto jazz, col risultato di non intendersi di nulla! Ultimamente si dedica soprattutto alla scoperta di talenti relativamente misconosciuti.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.