The Jesus And Mary Chain @ Elysée Montmartre

The Jesus And Mary Chain @ Elysée Montmartre (Paris, 27.04.2017).

The Jesus And Mary Chain @ Elysée Montmartre concerto

Band storica con all’attivo un album nuovo di zecca, Damage and Joy, The Jesus and Mary Chain hanno fatto tappa a Parigi lo scorso 27 aprile con un concerto fully booked all’Elysée Montmartre. Salgono sul palco poco prima delle nove e iniziano l’esibizione con un brano tratto proprio da Damage and Joy. Si tratta di Amputation, per certi versi autorefenziale (“I’m a rock and roll amputation”, urla Jim Reid, in coda al pezzo) che ci sembra scelta perfetta per rompere il ghiaccio.

La scena all’Elysée Montmartre

La scena è piuttosto spoglia. Il palco è privo di orpelli di sorta e le uniche concessioni sono per il gioco di luci vivide sui toni del viola che invadono il campo, Nonché per una grande immagine proiettata sullo sfondo che riprende la copertina proprio dell’ultimo album, con la scritta Damage and Joy su una base rossa incandescente.

The Jesus And Mary Chain @ Elysée Montmartre

Il frontman Jim Reid parla poco, ma la sua voce emerge come una lama affilata per tutto il corso del concerto, ricchissimo di brani vecchi e nuovi. Paladini di un rock all’intersezione fra noise, new wave, punk e garage rock, The Jesus and Mary Chain da più di trent’anni sono considerati gruppo iconico e imprescindibile.

The Jesus And Mary Chain non dimenticano i propri classici

Se quindi i brani da Damage and Joy non sono mancati (la già citata Amputation, ma anche Always Sad, cantata in coppia con Bernadette Denning, Moon Rider e la splendida War On Peace, alla fine del secondo encore), la parte del leone spetta all’album simbolo della band. Uno dei lavori più rappresentativi e simbolici degli ultimi trent’anni di musica rock, Psychocandy, ormai datato 1985, presente con titoli come Just Like Honey, Never Understand, Taste Of Cindy, You Trip Me Up, The Hardest Walk e The Living End.

L’affiatamento (nonostante tutto) dei fratelli Reid

La chitarra del fratello William fa da contrappunto alla voce di Jim, con i riff travolgenti e le note sporche e distorte.  Nonostante anni di litigi pare esserci sintonia fra i due. L’esibizione, dicevamo, è ricca e serratissima. C’è spazio anche per alcuni pezzi da Automatic, così come da Honey’s Dead e Darklands.  Il set principale si chiude in crescendo sulle note di Some Candy Talking dall’omonimo EP, seguita da Reverence da Honey’s Dead.  Una breve pausa è seguita da un primo encore caldissimo, con tutti i momenti iconici da Psychocandy e la recente War On Peace.

The Jesus And Mary Chain @ Elysée Montmartre

L’ultimo encore all’Elysée Montmartre

Richiamati a gran voce sul palco per un ultimo encore, non pare per nulla insolita la scelta dissacrante di chiudere l’esibizione sulle note di I Hate Rock and Roll dall’album Munki del 1998.  Fedeli al proprio percorso musicale e al proprio universo sonoro The Jesus And Mary Chain paiono freschissimi nonostante lo scorrere del tempo. Sia su disco sia in versione live.

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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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